INPS – Dal 1° maggio arrivano i bonifici, ma chi sbaglia la domanda perde 10.200€ in un anno | Scatta la corsa ai CAF

INPS 1 maggio illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Dal 1° maggio arrivano i bonifici dell’INPS, ma chi sbaglia la domanda perde 10.200€ in un anno. Tutti stanno correndo al CAF.
Il conto alla rovescia è iniziato, e con esso anche una silenziosa agitazione che coinvolge migliaia di famiglie italiane. Con l’arrivo di maggio, una nuova misura economica promette un sostegno importante, ma a una condizione: non commettere errori.
La posta in gioco è altissima, e chi non si attrezza in tempo rischia di perdere l’accesso a un aiuto annuale di oltre diecimila euro.
Negli ultimi giorni, sportelli di assistenza e centri autorizzati si stanno riempiendo. Chi entra lo fa con fascicoli, certificati, domande da compilare, e soprattutto con la speranza di non sbagliare.
Perché a fare la differenza, in questo caso, non è solo il diritto, ma anche la precisione. Una sigla sbagliata, un modulo fuori tempo o un documento mancante possono trasformare un’opportunità in un’occasione persa.
La corsa ai CAF
In tanti, soprattutto tra chi ha a cuore le condizioni dei propri familiari più anziani, si stanno già affidando ai CAF e ai patronati per non correre rischi. La misura è pensata per rispondere a un bisogno concreto, ma è anche accompagnata da una procedura severa, che non ammette sviste. L’imperativo, ora, è muoversi per tempo, e con le carte in regola.
A generare questa corsa è la consapevolezza che l’opportunità in questione non sarà per tutti, ma per chi saprà dimostrare, nei tempi e nei modi corretti, di avere diritto a un aiuto costante e sostanziale. L’importo mensile fa gola, ma è l’accesso al beneficio che richiede attenzione assoluta, a partire dalla documentazione da presentare.

Il nuovo sostegno mensile previsto dall’Inps
Il 2025 ha portato con sé l’avvio della Prestazione Universale INPS, una misura economica straordinaria rivolta esclusivamente agli over 80 non autosufficienti o in condizioni di forte disagio economico. Introdotto dal Decreto Anziani del 15 marzo 2024, il contributo è pari a 850 euro mensili e si aggiunge all’indennità di accompagnamento, per un totale di 1.381,76 euro ogni mese. Come riporta Il Quotidiano, l’obiettivo è quello di garantire assistenza continuativa a chi non può provvedere da solo ai propri bisogni fondamentali.
Il beneficio può essere richiesto esclusivamente online, attraverso la piattaforma dell’INPS, ma solo da chi possiede un ISEE inferiore a 6.000 euro, la certificazione di bisogno assistenziale gravissimo e la titolarità di indennità di accompagnamento. Attenzione, però: anche un piccolo errore nella domanda o nella documentazione può comportare l’esclusione dal beneficio, che vale complessivamente 10.200 euro l’anno. Ecco perché, a partire dal 1° maggio, la corsa ai CAF è diventata inevitabile per chi non vuole rischiare di perdere tutto.