Bastoncini di pesce surgelati pericolosi? Facciamo chiarezza

Pericolo bastoncini di pesce illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Allarme, bastoncini di pesce sotto accusa: sostanze potenzialmente cancerogene fanno scattare l’allarme sicurezza.
Un alimento tra i più amati dai bambini, servito spesso anche nelle mense scolastiche, è finito al centro di un’indagine che ha sollevato preoccupazioni diffuse in tutta Europa. Dietro la panatura croccante dei bastoncini di pesce si celerebbe la presenza di un composto definito come “probabile cancerogeno.
Il dibattito è esploso dopo la pubblicazione di un test condotto all’estero, che ha riportato livelli della sostanza incriminata in alcune marche molto diffuse. Genitori e associazioni per la tutela della salute dei minori si sono mobilitati, chiedendo chiarezza sulle possibili conseguenze per i più piccoli. Le ricerche online sono aumentate vertiginosamente, con una domanda ricorrente: quali sono i reali rischi?
Nel mirino non ci sono solo i valori rilevati, ma il loro potenziale effetto sulla salute, soprattutto dei soggetti più vulnerabili. Ma quanto c’è di vero dietro questa cifra? E qual è l’origine della sostanza che ha scatenato il caso?
Cosa contiene davvero la panatura dei bastoncini
Il composto al centro della polemica è il glicidolo, una sostanza che può formarsi negli oli vegetali quando vengono raffinati ad alte temperature. Questo processo è comune nella produzione industriale di alimenti panati, dove oli come quello di palma vengono utilizzati anche nei prodotti non prefritti. Secondo Bon à Savoir, una rivista svizzera per consumatori, uno dei campioni analizzati conteneva fino a 600 µg/kg di glicidolo.
La sostanza è classificata nel gruppo 2A dell’IARC, il che significa che è considerata potenzialmente cancerogena per l’uomo. Tuttavia, come sottolinea anche Fanpage, i livelli rilevati non superano le soglie ritenute pericolose dalle autorità sanitarie. Il valore massimo individuato, infatti, sarebbe ben al di sotto dei limiti oltre i quali si osservano effetti nocivi sugli organismi.

Il rischio reale per i bambini: i numeri che ridimensionano l’allarme
Per raggiungere un livello effettivamente dannoso di esposizione al glicidolo, un bambino di 20 kg dovrebbe ingerire ogni giorno una quantità di prodotto assolutamente irrealistica: l’equivalente di 13.600 bastoncini di pesce, ovvero circa 340 kg al giorno. Una soglia calcolata sulla base del valore T25, che rappresenta la dose in grado di provocare tumori nel 25% dei topi da laboratorio.
Questi dati, forniti anche dall’EFSA, permettono di valutare in modo più preciso il reale pericolo associato al glicidolo. Sebbene la presenza della sostanza sia confermata, il margine di esposizione calcolato per la popolazione è molto elevato, rendendo minimo il rischio concreto per la salute dei bambini, anche in caso di consumo regolare.