AZZERATI I BONUS – Chi non ha una PEC valida perde automaticamente tutti gli incentivi in corso: scattano anche le multe da 2.064€ | Ufficiale dal 2025

Restare senza la PEC porta a una sanzione a 3 zeri? Scopri le ultime decisioni in merito! (Canva Foto) - insolenzadir2d2.it
Restare senza la PEC porta a una sanzione a 3 zeri? Scopri le ultime decisioni in merito e come difenderti ora!
Molti cittadini e professionisti credono di essere in regola con le normative perché hanno attivato un indirizzo di Posta Elettronica Certificata (PEC). Potrebbe esserci la convinzione diffusa che averla già in uso basti a mettersi al riparo da ogni rischio.
Dal 2025, la situazione potrebbe diventare seria. Chi non ha una PEC attiva e registrata nel Registro delle Imprese per le aziende o all’ordine professionale per i liberi professionisti, rischia una sanzione molto salata. Secondo quanto riporta tno.camcom.it, la multa ammonta a 2064 euro.
Verificare se la tua PEC ha un valore legale con tutte le registrazioni del caso ti serve per non perdere opportunità, come la partecipazione a un bando pubblico di gara, oppure inviare comunicazioni ai condomini tuoi clienti se sei un’amministratore.
La mancanza di una PEC valida, oltre alle multe, comporta l’impossibilità di ricevere comunicazioni istituzionali e legali. Scopri ora cosa cambia nella normativa e come tutelare il tuo lavoro con le informazioni che stiamo per darti.
Come funziona
La validità della PEC è una questione di estrema importanza, perché parliamo di uno strumento digitale con un valore legale, equiparato a una raccomandata con ricevuta di ritorno. Ogni professionista iscritto a un albo o registro, così come ogni azienda nel Registro delle Imprese, è tenuto per legge ad avere una PEC attiva e funzionante.
Le normative sono molto chiare: non è sufficiente averla comprata, dev’essere mantenuta in stato attivo e associata alla tua posizione fiscale. Come funziona ora e quali sono le novità introdotte dal Governo? Scoprile ora!

Le novità
Secondo quanto riportato da tg24.sky.it, arriva una proroga. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy estende la scadenza. L’obbligo per gli amministratori delle società di comunicare l’indirizzo PEC personale al Registro delle Imprese fissato al 30 giugno si sposta al 31 dicembre. Ti dà respiro, ma ricorda che riguarda solo gli amministratori di società e non l’obbligo generale della PEC per imprese e professionisti.
Se sei un amministratore di società e stavi correndo per la scadenza, hai qualche mese in più. Per tutti gli altri, la regola resta: avere una PEC attiva e registrata al tuo ordine professionale o al Registro delle Imprese serve per evitare multe salate e non perdere comunicazioni o opportunità. Verifica la tua situazione specifica per non trovarti impreparato e ritrovarti con una multa di oltre 2000 euro.