ULTIM’ORA – “Questa zona sarà bombardata”, Roma sotto attacco: paura per i cittadini e corsa al riparo | È iniziata
Roma allarme bomba cosa sta succedendo (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Sirene, volantini e paura: grande tensione a Roma sotto attacco. Che cosa sta succedendo? Le ultime notizie sconvolgenti.
Un boato improvviso di sirene antiaeree ha interrotto la quiete mattutina nel quartiere romano della Garbatella. Nessun pericolo reale, nessuna emergenza da gestire, ma la tensione era palpabile. Dai palazzi, una pioggia di volantini ha accompagnato il suono lacerante, lasciando i passanti confusi e allarmati. Le scritte in grassetto e il tono perentorio dei messaggi hanno subito colpito nel segno.
Alcuni testimoni hanno raccontato di aver avuto un attimo di smarrimento, credendo si trattasse di un vero allarme. “Questa zona sarà bombardata a breve. Abbandonate le vostre case se volete salva la vita”, si leggeva su uno dei fogli planati sui marciapiedi. Il panico, seppur momentaneo, è servito a innescare una riflessione: cosa significa vivere ogni giorno sotto questa minaccia?
L’intervento scenografico si è svolto nella mattina del 29 settembre. A firmarlo sono stati alcuni collettivi romani, noti per le loro iniziative politiche e sociali, che hanno scelto un linguaggio forte per scuotere la coscienza pubblica. Non è la prima volta che nella capitale si organizzano performance urbane per attirare l’attenzione su tematiche internazionali, ma questa volta il messaggio ha assunto un tono più diretto, quasi aggressivo nella sua intenzione.
L’iniziativa non è nata dal caso: il quartiere della Garbatella, spesso teatro di espressioni di dissenso, è stato scelto proprio per la sua storia di partecipazione civica e attivismo.
Un messaggio che arriva senza filtri
A organizzare l’azione sono stati il centro sociale La Strada, Casetta Rossa e l’associazione Artivismo, in segno di solidarietà con la popolazione palestinese. Come riportato da Roma Today, il contenuto dei volantini riprende i veri messaggi lanciati dall’esercito israeliano pochi minuti prima dei bombardamenti. Dieci minuti per salvarsi, dieci minuti per scomparire. Una realtà quotidiana per molte famiglie palestinesi.
Il senso dell’iniziativa è stato chiarito proprio nella didascalia stampata sui fogli: “Questo è il messaggio che l’esercito israeliano invia alle persone palestinesi 10 minuti prima di bombardare”. La scelta di simulare un attacco aereo nel cuore di Roma mira dunque a rendere tangibile una paura lontana, a rompere il silenzio dell’indifferenza, coinvolgendo emotivamente chi osserva da lontano.
La frase che ha gelato la Garbatella
“Questa zona sarà bombardata”: la frase ha fatto sobbalzare più di un residente. Non era solo provocazione, ma un grido politico preciso. “L’indifferenza ci rende complici”, hanno dichiarato gli organizzatori, condannando quella che definiscono “la distruzione della Palestina” e “il genocidio di un popolo”.
I promotori dell’evento hanno inoltre chiesto al governo italiano di interrompere l’invio di armi a Israele e di sostenere apertamente missioni umanitarie come quella della Global Sumud Flotilla. L’iniziativa di Garbatella arriva infatti dopo una precedente manifestazione in piazza San Giovanni da Triora, dove era stata srotolata una gigantesca bandiera palestinese.