ULTIM’ORA Garlasco, l’arresto di Andrea Sempio: il documento ufficiale è davanti a tutti | Il pubblico ministero ha fatto la sua mossa
Andrea Sempio (Rai - youtube screenshot) - www.insolenzadir2d2.it
Un documento riapre interrogativi sul caso Garlasco e sul ruolo di figure rimaste finora ai margini dell’attenzione.
Ci sono storie che sembrano voler rimanere aperte. Passano gli anni, cambiano i volti, ma certi nomi e certe vicende ritornano, come se non avessero mai smesso di chiedere attenzione. C’è sempre quel qualcosa che sfugge, un dettaglio non visto, o forse solo dimenticato troppo in fretta. E ogni tanto, basta poco per far vacillare certezze che sembravano granitiche.
È strano come alcuni casi sembrino chiusi eppure no, non del tutto. Come se una parte della verità fosse rimasta in sospeso, parcheggiata in un angolo. Ci si abitua alla versione ufficiale, certo, ma a volte affiora quella sensazione che ci sia dell’altro. Qualcosa che è stato tralasciato.
Però certe scelte, quando le si guarda col senno di poi, iniziano a pesare. Tipo quando spunta fuori un documento che cambia il senso di una decisione. Perché, davvero, può bastare un nome o una frase per rimescolare le carte. Un segno che qualcosa si sta muovendo di nuovo.
Poi c’è quella sensazione. Che tutto fosse lì, davanti agli occhi. Ma che nessuno volesse davvero vedere. E ora, i pezzi iniziano a tornare al loro posto. O almeno, ci provano. Perché nel groviglio di scelte, rinvii e archiviazioni, a volte si annida un significato nascosto. Di quelli che riemergono quando meno te lo aspetti.
Una storia che sembrava chiusa, ma non lo era
Come riporta TgCom24, tutto parte da un atto ufficiale datato 23 febbraio 2017. Un documento che, a quanto pare, era rimasto silenzioso per anni. Lo firmava Mario Venditti, all’epoca procuratore aggiunto a Pavia, oggi però sotto inchiesta in un’indagine molto diversa. In quelle pagine si leggeva l’intenzione di proseguire le indagini su una persona che… sì, non era proprio una sconosciuta.
La rivista Panorama ha svelato questo dettaglio, riportando che Venditti chiese di posticipare il deposito delle intercettazioni telefoniche riguardanti quell’uomo e la sua famiglia. Una mossa strategica, almeno secondo le sue parole, per non compromettere altri sviluppi e per completare il quadro necessario a richiedere una misura restrittiva. Fin qui tutto lineare, se non fosse che poi è cambiato tutto.

Una situazione particolare
Sì, il nome è sempre quello: Andrea Sempio, amico del fratello di Chiara Poggi. Era già stato menzionato, ma mai formalmente coinvolto. In quel documento, però, si parlava chiaramente di un possibile arresto. Eppure, venti giorni dopo, il 15 marzo, la stessa procura chiese l’archiviazione del caso.
E otto giorni dopo il giudice Lambertucci accolse tutto e dispose il proscioglimento di Sempio. Ora che Venditti è finito sotto i riflettori nell’indagine per corruzione in atti giudiziari, quella vecchia decisione torna d’attualità. E con lei, il nome di Sempio, che ricompare nell’inchiesta attuale sul delitto di Garlasco.
