ULTIM’ORA – Garlasco, ha confessato: l’incontro con Sempio e poi quello che è successo | Ci sono le prove: l’omicidio di Chiara Poggi alla svolta
Andrea Sempio (Rai - youtube screenshot) - www.insolenzadir2d2.it
Un’intercettazione e nuove audizioni riaccendono le micce: la Procura di Brescia approfondisce legami e dinamiche tra indagati e inquirenti.
Ci sono storie che sembrano chiuse per sempre, archiviate nella memoria come vecchi giornali dimenticati in soffitta. Poi però basta poco — una voce, un frammento, una frase detta nel momento sbagliato (o giusto?) — e tutto si riapre. Il passato torna a bussare e le certezze, quelle che sembravano granitiche, iniziano a scricchiolare. È un equilibrio fragile, quello tra verità e versione ufficiale.
In mezzo a queste vicende intricate, ogni parola può avere un peso enorme. Un nome, una data, un incontro — basta un dettaglio fuori posto e tutto si complica. A volte ci sono persone rimaste nell’ombra per anni che, all’improvviso, si ritrovano sotto i riflettori. Ed è lì che cominciano le domande vere, quelle scomode, quelle che nessuno vorrebbe affrontare davvero.
Non è solo questione di giustizia. C’è anche la fame di capire, di sapere come sono andate le cose sul serio. I media fanno la loro parte — e a volte anche di più — riportando a galla elementi che sembravano sepolti. Inchieste televisive, interviste improvvise, confessioni inaspettate. Tutto contribuisce a riattivare il dibattito, anche quando i tribunali sembrano aver chiuso i conti.
E poi, c’è il pubblico. Quello che non dimentica. Che ascolta, legge, commenta, magari si divide, ma continua a seguire ogni aggiornamento. Perché quando una storia lascia il segno, non basta il tempo a cancellarla. Rimane lì, in attesa di un altro colpo di scena.
Una telefonata riapre il fronte investigativo
Durante una recente puntata di Chi l’ha visto?, è stata trasmessa un’intercettazione telefonica che coinvolge un ex carabiniere. Nel dialogo si fa riferimento a incontri avvenuti tra l’indagato e gli inquirenti in un periodo precedente agli interrogatori ufficiali. Secondo quanto riportato, tali incontri sarebbero stati una prassi abituale all’interno della Procura di Pavia. Il contenuto dell’intercettazione è stato diffuso in tv e potrebbe risultare significativo per le indagini attualmente in corso.
Parallelamente, la Procura di Brescia ha avviato approfondimenti nell’ambito della maxi-inchiesta sul cosiddetto “sistema Pavia”, che coinvolge sospetti di corruzione e condotte anomale tra indagati e inquirenti. Gli inquirenti hanno deciso di sentire gli ex legali e consulenti di Andrea Sempio, tra cui Federico Soldani, Simone Grassi e Massimo Lovati. Quest’ultimo, in una dichiarazione a Fanpage, ha affermato di non aver ricevuto alcuna convocazione ufficiale fino a quel momento, pur essendo informato in modo indiretto della convocazione dei colleghi.

Nuovi elementi al vaglio della procura
Nel quadro delle indagini, come riporta Libero Magazine, emerge anche il nome di Silvio Sapone, ex responsabile della Polizia Giudiziaria di Pavia, che ha negato ogni conoscenza di Andrea Sempio. Tuttavia, sempre secondo quanto riportato dalla fonte, i tabulati telefonici dimostrerebbero il contrario. Un altro elemento riguarda il maresciallo Spoto, che ha giustificato la tempistica della notifica all’unico indagato per l’omicidio di Chiara Poggi spiegando che il collega Antonio Scoppetta doveva prima installare sistemi di intercettazione. Scoppetta risulta già condannato in un procedimento precedente per corruzione.
Infine, tra i nomi al centro dell’inchiesta figura anche l’ex pubblico ministero Mario Venditti, indagato per aver archiviato nel 2017 le indagini su Andrea Sempio su pagamento, come riporta la fonte. La Procura di Brescia prosegue l’esame dei rapporti tra le persone coinvolte, valutando il materiale raccolto nel tentativo di chiarire eventuali interferenze avvenute nelle fasi precedenti dell’indagine.
