Ultim’ora – Cellulari, nuovo OBBLIGO UE: Approvato il Decreto europeo, mancano poche settimane e scatta la nuova regole I Fine della pacchia

Nuovi obblighi UE per gli smartphone illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Ultim’ora – Cellulari, nuove regole UE: cambiano le abitudini degli utenti, adesso devono rispettare questi requisiti.
Negli ultimi anni, il rapporto tra tecnologia e sostenibilità ha assunto un ruolo sempre più centrale nelle politiche europee. Dai dispositivi domestici ai trasporti, l’Unione europea sta spingendo verso una maggiore trasparenza e un minore impatto ambientale. Ora tocca a un oggetto che accompagna ogni giorno milioni di cittadini: lo smartphone.
Molti si stanno domandando cosa cambierà davvero per chi possiede o intende acquistare un nuovo telefono nei prossimi mesi. Le indiscrezioni si rincorrono da settimane, con voci sempre più insistenti su un intervento regolatorio in arrivo. E non si tratta di semplici raccomandazioni: le aziende produttrici sono obbligate ad adattarsi.
L’attenzione non è più rivolta solo alla potenza o all’estetica dei dispositivi, ma anche a fattori più concreti: durata nel tempo, facilità di riparazione e informazione completa. Non è un caso che sempre più utenti chiedano strumenti in grado di resistere e funzionare bene più a lungo, senza dover ricorrere a sostituzioni frequenti o a costose riparazioni improvvise.
Proprio su questa linea si muove la nuova iniziativa dell’Unione europea, pronta a entrare in vigore entro l’estate. Una misura che promette di cambiare le regole del gioco, anche per il consumatore finale.
La nuova etichetta obbligatoria cambia tutto
A partire dal 20 giugno 2025 sarà operativo il Regolamento UE 2023/1669, che impone nuovi obblighi ambientali e informativi per smartphone, tablet e dispositivi simili. Il cambiamento principale riguarda l’introduzione di un’etichetta energetica obbligatoria, visibile sia nei punti vendita fisici che nelle pubblicità online, pensata per fornire in modo chiaro tutte le informazioni più rilevanti su efficienza, durata e riparabilità del dispositivo.
Come spiega Money, l’etichetta dovrà indicare quanti anni durerà mediamente il telefono, quanto è facile ripararlo, quante volte può essere ricaricato prima che la batteria perda efficienza, e quali aggiornamenti software sono garantiti. Un codice QR permetterà inoltre di accedere a dettagli tecnici approfonditi. Gli apparecchi dovranno resistere meglio ai danni accidentali e restare riparabili per almeno sette anni dopo la fine della produzione, con pezzi di ricambio obbligatori come batterie e fotocamere disponibili sul mercato.

Più tutela per i consumatori, meno sprechi elettronici
Questa nuova normativa ha come obiettivo quello di rafforzare la tutela dei consumatori, riducendo le spese legate alla sostituzione di dispositivi e facilitando l’accesso alle riparazioni. Un dettaglio significativo riguarda la batteria, che dovrà mantenere almeno l’80% della sua capacità dopo 800 cicli di ricarica: un parametro che finora non era garantito in modo uniforme dai produttori.
Le autorità di ogni Stato membro potranno verificare l’accuratezza dei dati riportati sull’etichetta. In questo modo si punta a contrastare la comunicazione ingannevole e a stimolare scelte più consapevoli. Dal 20 giugno, insomma, cambia il modo di progettare, vendere e acquistare telefoni: una piccola rivoluzione che coinvolge direttamente ogni utente europeo.