UFFICIALE SCUOLE – Rimarranno aperte fino a luglio: altro che tre mesi di vacanza | Per i giovani la pacchia è finita

Luglio

Luglio a scuola (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

La scuola rivoluziona l’estate degli studenti: più servizi nelle scuole, ma niente compiti né lezioni. Scopri le novità.

Negli ultimi anni, il concetto stesso di “vacanze scolastiche” ha iniziato a trasformarsi. Mentre un tempo i mesi estivi erano sinonimo di totale pausa dalle aule, oggi si fa strada un’idea diversa: utilizzare gli spazi scolastici anche oltre giugno, non per studiare, ma per offrire nuove opportunità educative e sociali.

A guidare questo approccio sono le amministrazioni locali che, in particolare nei territori più attenti alla conciliazione tra tempi familiari e lavorativi, stanno investendo su progetti per l’estate.

Dietro questa scelta si nasconde anche una nuova visione del ruolo della scuola: non più solo luogo di apprendimento, ma anche di socializzazione e costruzione di cittadinanza.

Come conferma la manovra finanziaria presentata dalla Giunta della Provincia autonoma di Trento, le priorità sembrano cambiare: sostenere i genitori attraverso servizi estivi pensati per i più piccoli, garantendo al contempo un presidio educativo attivo anche a luglio.

Nuove regole per un’estate diversa

Secondo quanto illustrato dal presidente Maurizio Fugatti, le scuole trentine rimarranno aperte anche nel mese di luglio. Ma attenzione: nessuna modifica al calendario scolastico, né ritorno anticipato tra i banchi. Le attività, infatti, saranno del tutto extra-didattiche e pensate per i bambini della scuola dell’infanzia e per gli studenti dai 6 ai 14 anni. Sport, educazione civica, socialità e stili di vita sani saranno al centro delle proposte estive, che verranno organizzate solo nei plessi scolastici che metteranno a disposizione gli spazi.

Il vicepresidente Achille Spinelli ha definito il progetto come un vero Servizio di interesse economico generale (Sieg), volto ad affrontare la mancanza di offerte educative durante la pausa estiva. “Costruiamo un percorso che aiuta le famiglie nella conciliazione”, ha spiegato, anticipando la pubblicazione di un bando per coinvolgere anche soggetti privati nella gestione delle attività. Come riporta La Busa, la misura nasce dall’esperienza dei due anni precedenti, ma ora diventa parte integrante della strategia provinciale.

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Scuola anche a luglio (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Una misura che cambia l’equilibrio delle vacanze

La decisione della Provincia rappresenta un cambio di paradigma: i tre mesi di “pacchia” estiva per bambini e ragazzi saranno ridimensionati. “Altro che vacanze fino a settembre”, ironizzano in molti. La scuola non riapre, ma non chiude del tutto: rimane uno spazio attivo, anche se con finalità diverse. Una novità che potrebbe essere vista da qualcuno come una compressione del tempo libero, ma che punta in realtà ad ampliare le opportunità di crescita.

Va chiarito che non si tratta di lezioni o compiti, ma di un servizio educativo pensato per rispondere alle difficoltà logistiche delle famiglie e per offrire ai giovani esperienze positive e costruttive nel periodo estivo. Un’idea che, se dovesse funzionare in Trentino, potrebbe aprire la strada anche ad altre regioni italiane. Per ora, però, è ufficiale: a luglio le scuole trentine non chiuderanno del tutto i cancelli.