UFFICIALE – Il Governo riscrive le pensioni: via libera a 58 anni | Archiviata definitivamente la legge Fornero

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni (screenshot Giorgia Meloni News/YouTube) - insolenzadir2d2.it

Una nuova legge potrebbe cambiare le sorti di migliaia di italiani. Come funziona e quali sono le ultime novità?

Con la riforma pensionistica 2026, il Governo propone una versione rinnovata di Opzione Donna. Dovrebbe essere più flessibile per l’uscita dal lavoro per le lavoratrici e dovrebbe superare le restrizioni introdotte negli ultimi anni con requisiti più accessibili.

La nuova proposta prevede il ritorno ai requisiti originari: pensionamento a 58 anni per le lavoratrici dipendenti e a 59 per le autonome, con almeno 35 anni di contributi. Parliamo di un passo verso una maggiore equità per chi ha carriere frammentate o ha svolto lavori di cura.

Negli ultimi anni, Opzione Donna era riservata solo a categorie specifiche: caregiver, invalide, licenziate. La riforma punta a eliminare queste limitazioni, riconosce il valore del lavoro femminile anche in assenza di condizioni straordinarie, e restituisce dignità a percorsi professionali discontinui.

Resta confermato il calcolo contributivo, che comporta un assegno pensionistico ridotto rispetto al sistema misto. Il Governo considera questo compromesso accettabile per garantire l’uscita anticipata. La misura è pensata come scivolo previdenziale, non come pensione piena. Quanto c’è di vero?

La riforma

La riforma 2026 non si limita a prorogare Opzione Donna, ma ne ridefinisce la funzione. L’intento è offrire uno strumento stabile e inclusivo, che tiene conto delle specificità femminili nel mercato del lavoro. Carriere interrotte, part-time involontari e periodi di cura familiare non devono più essere penalizzanti.

Il ritorno ai 58 anni rappresenta una scelta politica e sociale, che punta a correggere le distorsioni della legge Fornero e a valorizzare il contributo delle donne. La nuova Opzione Donna diventa così un pilastro della flessibilità in uscita, accanto ad APE Sociale e Quota 103. Quando sarà disponibile?

Carta dedicata a Te
Carta dedicata a Te (screenshot TFN TeleFuturaNissa Caltanissetta/YouTube) – insolenzadir2d2.it

L’ipotesi sul tavolo

Secondo PensioniperTutti, il Governo intende rendere la misura più flessibile e inclusiva, con il ripristino dei requisiti originari: 58 anni per le lavoratrici dipendenti e 59 per le autonome, con almeno 35 anni di contributi. L’obiettivo è superare le limitazioni introdotte negli ultimi anni, che restringevano l’accesso solo a categorie fragili come caregiver, invalide o licenziate. Le ipotesi attuali saranno definite nella prossima Legge di Bilancio.

Il Governo ha annunciato l’intenzione di rendere strutturale la misura, per evitare proroghe annuali e incertezze. Si discute anche di un possibile ampliamento alle lavoratrici del sistema misto, con correttivi per chi ha figli o ha svolto lavori gravosi. Parliamo di una proposta, non di una misura approvata. Le ipotesi saranno discusse e definite nella prossima Legge di Bilancio, e potrebbero subire modifiche. Parlare oggi di nuova Opzione Donna significa descrivere un’intenzione, non una certezza normativa.