The Acolyte: rivelata la vera natura di Qimir e la connessione con Kylo Ren

Lo Straniero (starwars.com foto) - www.insolenzadir2d2.it

La showrunner Leslye Headland ha svelato un retroscena interessante sul personaggio di Qimir e la sua connessione con Kylo Ren.

Nonostante quanto accaduto con la serie live action The Acolyte, è innegabile che la figura di Qimir abbia lasciato il segno con un impatto visivo e narrativo notevole. Un personaggio avvolto nel mistero, con un’estetica inquietante e potente, che ha colpito positivamente molti fan di Star Wars (anche i più critici nei confronti del prodotto).

Oltre a questo, di recente siamo venuti a conoscenza del fatto che come figura chiave avrebbe potuto rappresentare un collegamento diretto con uno dei personaggi più importanti della trilogia sequel: Kylo Ren. Ma purtroppo quella strada è rimasta “bloccata”.

A offrire uno sguardo inedito su questo scenario è il libro (in uscita a breve) The Art of Star Wars: The Acolyte, firmato da Kristin Baver, che raccoglie schizzi, concept art e note originali sullo sviluppo. Tra le sue pagine è emerso un dettaglio particolarmente intrigante, svelato dalla stessa Leslye Headland, creatrice della serie: la maschera dello “Straniero” è stata disegnata per richiamare volutamente quelle dei Cavalieri di Ren.

La Headland ha confermato che si trattava più di un’intuizione narrativa che di una decisione definitiva. “Abbiamo iniziato a muoverci in quella direzione”, ha dichiarato, lasciando intendere che c’erano piani più grandi per quel personaggio. L’intenzione era quella di suggerire una possibile evoluzione “alterativa” ai Sith, in un’epoca in cui Darth Plagueis stava scrivendo la sua oscura storia prima di prendere Palpatine come Apprendista.

Un piano più grande dietro le quinte per Qimir

Dietro lo “Straniero”, interpretato da Manny Jacinto, si celava quindi un’idea potente: un nuovo modo di intendere l’eredità oscura nella galassia. Non solo un villain, ma un possibile ponte tra epoche e ideologie. L’idea di renderlo il primo Cavaliere di Ren era parte di una narrativa alternativa, che avrebbe potuto dare profondità e coerenza a una delle fazioni più misteriose (e troppo poco sviluppate in live action) dell’epoca sequel.

Il legame era suggerito anche musicalmente: il tema di Kylo Ren, composto da John Williams, è stato inserito nella colonna sonora di Michael Abels. Un modo sottile per accennare a una connessione tematica e simbolica, senza mai esplicitare troppo. Headland stessa ha ammesso che anche non dare un nome al personaggio era un espediente. Di seguito trovate la pagina che vedremo nel The Art of, come riportato anche da Gizmodo.

Quella connessione che non vedremo più (oppure no)

Con il mancato rinnovo della serie, però, lo “Straniero” non avrà più modo di crescere, evolvere o rivelarsi in quel medium. Il suo potenziale narrativo resta congelato, ma alimenta tanta curiosità attorno a ciò che avrebbe potuto essere. Il libro della Baver, in uscita a gennaio, rappresenta al momento l’unico modo per esplorare ciò che non è mai arrivato sullo schermo.

I concept e i retroscena offriranno agli appassionati un piccolo assaggio di quello sviluppo narrativo che avremmo potuto vedere in una seconda stagione. La speranza è che questi elementi non rimangano fini a se stessi, ma vengano sviluppati in altri prodotti live action o altri media come romanzi, fumetti, ecc. Voi cosa ne pensate? Ditecelo come sempre nei commenti! E continuate a seguirci, anche su Facebook, YouTube, Tik Tok, Instagram e Twitter , vi terremo costantemente aggiornati su tutte le novità riguardanti Star Wars.

Gaetano Vitulano: Studente di Giurisprudenza, cinefilo incallito, nel tempo libero promotore della sacra religione di Star Wars come founder de "L'Insolenza di R2-D2". Insolente quanto basta, cerco di incamerare la mia creatività nella scrittura, nell'oratoria, e soprattutto nell'arte della risata.
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