Tassa vacanze, 230€ per chiunque voglia viaggiare: queste le mete più colpite | Stanno bloccando le partenze ai gate

Turista triste

Le vacanze potrebbero essere rovinate da una richiesta di soldi improvvisa. Stiamo per dire di cosa parliamo. (Freepik Foto) - insolenzadir2d2.it

Le vacanze potrebbero essere rovinate da una richiesta di soldi improvvisa. Stiamo per dire di cosa parliamo.

Quando programmi una vacanza, pensi ai voli, all’alloggio, ai documenti. Potresti non immaginare che ci sono costi nascosti. Alcuni possono comparire all’improvviso, lasciandoti con una spesa inattesa. È sempre meglio controllare tutte le condizioni prima della partenza.

Ci sono Paesi che stanno introducendo nuovi sistemi per monitorare i visitatori. Non si parla solo di controlli, ma anche di contributi obbligatori. Alcune di queste misure vengono applicate in fase di richiesta visto o in arrivo.

Alcuni documenti di ingresso sono collegati a nuove procedure. Potrebbero esserci moduli extra, certificazioni o versamenti anticipati. Il rischio è quello di partire convinti di essere in regola e ritrovarsi bloccati da un dettaglio trascurato.

Anche gli itinerari brevi possono nascondere ostacoli. Chi viaggia per studio, lavoro o affari deve prestare attenzione alle modifiche nei regolamenti internazionali. Non sempre le regole restano uguali da un anno all’altro.

Come funziona

Non tutte le spese sono fisse. Alcune dipendono dalla durata del soggiorno, dal tipo di documento richiesto, dai motivi del viaggio. Ci sono costi che appaiono solo dopo l’approvazione del visto. Se non lo sai prima, rischi di trovarti impreparato.

Si applica a studenti, lavoratori e viaggiatori che non rientrano in programmi semplificati. La misura è nuova e riguarda milioni di persone. Ti raccontiamo qual è e quanto devi versare. Qual è il viaggio che rischia di svuotarti il portafoglio? Scoprilo ora!

New York
Vacanze a New York (Canva Foto) – insolenzadir2d2.it

Cosa succede

A partire dal primo ottobre 2024 è prevista una nuova tassa chiamata visa integrity fee. Secondo quifinanza.it, parliamo di un contributo da 250 dollari richiesto per soggiorni di oltre 90 giorni, pari a circa 230 euro. La somma viene versata in anticipo e, secondo quanto dichiarato, potrebbe essere rimborsata solo se il soggiorno avviene nel rispetto delle regole. Nel marzo 2025 gli arrivi sono calati dell’11,6% rispetto all’anno precedente. L’aumento dei costi e delle procedure burocratiche sta spingendo molti visitatori a rinunciare o a cercare alternative.

Anche il modulo I-94, necessario per registrare ingressi e uscite, è passato da 6 a 24 dollari. Se stai pensando di organizzare un soggiorno negli USA, valuta tutto con attenzione. La nuova tassa può rendere il viaggio più caro e complicato. La vacanza rovinata potrebbe non essere il primo problema: l’assenza di documenti importanti e di tasse pagate potrebbe precluderti l’accesso agli Stati Uniti in futuro, oppure darti conseguenze legali in un Paese straniero.