STIPENDIO MAX, ORARIO MIN – In questo paese guadagni di più stando meno ore al lavoro: finalmente è successo davvero | Invia il curriculum subito

Un meccanismo da comprendere (depositphotos.com) - www.insolenzadir2d2.it
Guadagnare di più lavorando meno: il legame tra produttività, salari e ore di lavoro, considerando leggi e vita quotidiana. Leggi un pò.
Ci sono aspetti della nostra vita lavorativa che non possono affatto essere compresi con calcoli superficiali e conclusioni affrettate, specialmente quando possono incidere sul lungo termine.
Spesso pensiamo che lavorare di più significhi automaticamente avere un compenso più alto. Spesso questo è il frutto di una cultura del lavoro in realtà sempre più contestata.
Infatti, in numerosi casi, questo non è vero: le variazioni tra situazioni, normative, cultura e produttività cambiano le nostre percezioni. Specialmente considerata la pandemia e il suo post.
Ci sono contesti in cui lavorare meno ore corrisponde a stipendi più elevati. E queste non sono situazioni insolite, ma dati consolidati che meritano di essere esaminati.
I dati alla mano
Un’analisi effettuata su dati Eurostat e Ocse, rilanciata anche da Money.it, dimostra che nei Paesi europei dove si lavora in media meno ore alla settimana, gli stipendi tendono ad essere più alti. Al contrario, nei Paesi dove l’orario lavorativo è più intenso, i redditi sono frequentemente inferiori. L’Italia occupa una posizione intermedia in questa analisi: il numero medio di ore lavorative è simile a quello degli altri Paesi europei, ma gli stipendi risultano decisamente al di sotto della media. La ragione non è soltanto il costo della vita, ma anche e soprattutto la produttività, che indica la ricchezza prodotta per ogni ora di lavoro.
In dettaglio, il decreto legislativo n. 66 del 2003 stabilisce in Italia un limite massimo di 40 ore lavorative a settimana, con alcune eccezioni definite dai contratti collettivi. Ogni lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutive nelle 24 ore e non può superare in media le 48 ore settimanali su un arco di quattro mesi. Tuttavia, di fatto, un lavoratore su dieci si trova a lavorare almeno 49 ore alla settimana. Tra i lavoratori autonomi, la percentuale sale al 29,3%, mentre tra i dipendenti diminuisce al 3,8%, comunque oltre la media UE del 3,6%.

I gap esistenti
Il rapporto sottolinea che sono soprattutto gli uomini a accumulare ore di lavoro extra, con il 12,9% degli occupati che superano le 49 ore settimanali. Tra le donne autonome, la percentuale raggiunge il 32,5%, mentre tra le dipendenti si attesta al 2,3%. La categoria che lavora di più è quella dei dirigenti.
Evidente anche una netta differenza tra nord e sud dell’Europa: mentre in Italia, Francia e Grecia si lavora più del normale, nei Paesi scandinavi e in Germania le ore di lavoro sono minori, ma i salari sono più elevati. Secondo i dati Ocse, nel 2021 la media annua delle ore lavorate è stata di 1. 669, in aumento rispetto al 2020 (1. 559), ma ancora distante dai livelli pre-pandemia del 2019 (1. 715 ore).