Sportelli pubblici – Da oggi puoi saltare tutte le file: ti basta presentare il documento firmato | Se non ti fanno passare puoi fargli causa

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Documento per saltare la fila illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it

Sportelli pubblici, da oggi puoi evitare le file: ecco il documento che fa la differenza, con questo salti tutte le code.

Trovarsi in fila a uno sportello pubblico può sembrare solo un fastidio, ma per alcune persone è molto di più: un ostacolo reale, quotidiano, insormontabile. Non si tratta solo di scomodità, ma di una vera e propria barriera alla partecipazione sociale.

E se esistesse un modo legittimo per superare questa barriera senza discussioni? La possibilità esiste e non riguarda un privilegio, ma un diritto sancito dalla legge.

Immagina di entrare in un ufficio affollato, con la consapevolezza di avere il diritto di essere servito prima degli altri, senza dover chiedere né giustificarti.

Nessun modulo da compilare sul momento, nessuna autorizzazione da aspettare. Solo un documento ben preciso, che ti permette di accedere in modo prioritario e incondizionato. Ma quale documento è? E chi può davvero beneficiarne?

Non tutti devono fare la fila: il diritto che non conoscevi

L’urgenza nasce dal fatto che non tutti conoscono questa possibilità. Anche tra gli stessi operatori pubblici, spesso manca chiarezza su cosa sia previsto dalla normativa e su quali siano le responsabilità nei confronti di chi si presenta con le carte in regola. Eppure, chi ha diritto a questo trattamento prioritario può fare molto di più che semplicemente chiedere: può pretendere.

In un contesto dove l’accessibilità resta ancora un tema critico, sapere di poter saltare la fila non è solo un vantaggio, ma il riconoscimento di una dignità. La questione riguarda direttamente la legge 104/1992, spesso conosciuta, ma raramente applicata in modo corretto negli sportelli pubblici.

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Persone in fila illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2.it

Il diritto di precedenza e cosa fare in caso di rifiuto

Secondo la normativa vigente, le persone con disabilità riconosciute ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della legge 104, hanno diritto a ottenere priorità assoluta nell’accesso ai servizi. Questo diritto vale anche per i genitori o tutori che assistono un minore con disabilità, come chiarisce il D. Lgs. n. 62 del 2024. Per esercitare questa precedenza è sufficiente presentare la certificazione che attesta il riconoscimento della disabilità grave. Non è necessario richiedere autorizzazioni in anticipo né attendere una valutazione: il diritto è immediatamente esigibile.

Se uno sportello pubblico rifiuta di rispettare questa priorità, è possibile agire in modo formale. Come ricorda Brocardi, è ora possibile rivolgersi direttamente al Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità, che può attivarsi anche d’ufficio. Il Garante, oltre a verificare l’eventuale discriminazione, può proporre ricorso al giudice amministrativo, rafforzando così la posizione del cittadino. In casi gravi, chi subisce il diniego può anche agire legalmente contro l’ente pubblico, per difendere un diritto non solo riconosciuto, ma esigibile senza mediazioni.