Spesa a 0,89€, la Meloni regala i beni di prima necessità: esci dal supermercato con il carrello pieno senza spendere | Porta solo i documenti

Il governo potrebbe pensare di ridurre l'Iva sui prodotti di prima necessità. Scopri ora quanto c'è di vero. (screenshot Giorgia Meloni News/YouTube - Camva) - insolenzadir2d2.it
Il governo potrebbe pensare di ridurre l’Iva sui prodotti di prima necessità. Scopri ora quanto c’è di vero.
Spingi il tuo carrello al supermercato, quasi vuoto, mentre i prezzi esposti sembrano lievitare a vista d’occhio. Intorno a te, vedi volti di famiglie stanche e frustrate, che cercano di far quadrare i conti con un’aria preoccupata, un’amara realtà che si ripete ogni settimana.
Ogni prodotto che metti nel carrello sembra pesare doppio sul tuo portafoglio. Un pacco di pasta, una bottiglia di latte, una confezione di biscotti: tutto porta a un totale che, nonostante gli sforzi per risparmiare, appare proibitivo. La spesa è diventata un lusso per molti.
La sensazione è di non riuscire più a riempire il carrello come un tempo. Devi fare scelte difficili, rinunciare a prodotti che prima erano normali, e la qualità della tua alimentazione ne risente. È un circolo vizioso che tocca il benessere familiare.
Cosa succederebbe se tutto potesse cambiare? Se ci fosse un modo per far scendere i prezzi dei beni di prima necessità? Potrebbe esserci una proposta che potrebbe portare un respiro di sollievo concreto sul tuo scontrino.
Cosa succede
Potrebbe esserci una proposta di esenzione IVA presentata all’interno del nuovo decreto fiscale. L’iniziativa èunta a ridurre il peso delle tasse sui beni di prima necessità. L’idea è semplice ma rivoluzionaria: eliminare l’Imposta sul Valore Aggiunto.
La tassa si applica su quasi ogni prodotto, si otterrebbe un calo immediato e tangibile dei prezzi al consumo. Immagina l’impatto sul tuo budget settimanale, con una maggiore capacità di acquisto per gli stessi soldi o la possibilità di risparmiare.

La proposta
Secondo informazionefiscale.it, nel Decreto Fiscale di giugno 2025 è stata presentata una proposta per l’esenzione IVA sui beni di prima necessità. Si parla di pane, pasta, latte, farina, verdura e frutta. Se l’esenzione venisse approvata, si tradurrebbe in un risparmio immediato sullo scontrino. È come se avessi un buono che si applica da solo ogni volta che prendi un prodotto e lo metti nel carrello.
In molti supermercati un pacco di pasta da 1 chilo oggi costa 1,20 euro, ma senza IVA al 22%, il prezzo scenderebbe intorno a 0,89 euro. Su dieci pacchi acquistati al mese si risparmierebbero circa 4 euro, che su un anno significano quasi 50 euro solo per un prodotto base. Lo stesso vale per il latte, che da 1,60 euro al litro potrebbe scendere a 1,30 euro, e per le farine che tornerebbero vicine a 0,80 euro al chilo.