SENO E NASO GRATIS – lo Stato ti restituisce fino a 3.000€ per la chirurgia estetica: fatti bello prima delle vacanze | Il modulo da far firmare subito

Chirurgia plastica gratis (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Fino a 3.000 euro rimborsati per rifarti naso e seno, ma solo a certe condizioni: ecco cosa prevede la legge.
Desideri migliorare il tuo aspetto prima dell’estate senza svuotare il portafogli? C’è chi parla di una svolta clamorosa che permetterebbe di ottenere rimborsi fino a 3.000 euro per interventi di chirurgia estetica, senza pagare l’Iva.
Una notizia che ha scatenato entusiasmo tra chi sogna da anni di rifarsi il naso o il seno, ma che non ha mai avuto il coraggio – o le risorse – per farlo.
A quanto pare, sarebbe sufficiente una semplice attestazione medica per aprire le porte a un’esenzione che, tradotta in cifre, potrebbe alleggerire il costo dell’intervento in modo significativo.
Alcuni parlano addirittura di interventi “gratis”, con lo Stato pronto a restituire migliaia di euro a chi rispetta certi criteri. Il modulo giusto e la firma giusta, e il sogno estetico può trasformarsi in realtà.
Interventi gratuiti: quali sono ammessi e in quali casi
Tutto questo sta facendo pensare che chiunque possa accedere a questo genere di agevolazioni, magari solo spiegando che il proprio malessere fisico è anche psichico. La rete si sta riempiendo di racconti, testimonianze, e tentativi di interpretare la norma nel modo più favorevole possibile. Ma qual è la verità dietro queste promesse?
Per scoprirlo bisogna capire cosa ha effettivamente stabilito l’Agenzia delle Entrate con l’ultima risoluzione in materia. Perché, tra le righe, si nasconde un dettaglio fondamentale che può fare la differenza tra ottenere il rimborso o dover pagare tutto.

Cosa dice davvero la legge sull’esenzione Iva
La Risoluzione 42/E/2025 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’esenzione Iva si applica solo agli interventi estetici con finalità terapeutiche, e che questa finalità deve essere dimostrata da un’attestazione medica rilasciata prima dell’intervento. Se manca questo documento, l’operazione resta soggetta all’Iva ordinaria. Come spiega anche Money, sono esclusi dall’Iva gli interventi che mirano a curare malattie, problemi di salute o disturbi psico-fisici, ma non quelli eseguiti esclusivamente per fini estetici.
Per quanto riguarda i rimborsi, l’Agenzia specifica che non è previsto alcun rimborso per chi ha pagato l’Iva prima del 17 dicembre 2023. Il diritto alla restituzione scatta solo se all’epoca era già stato adottato il regime di esenzione. In quel caso, anche senza documentazione terapeutica, l’intervento resta esente. Nessun rimborso, invece, per chi ha pagato regolarmente l’Iva senza attestazioni: non basta oggi compilare un modulo o far firmare un medico per cambiare le carte in tavola.