SCUOLA – Ritardato l’inizio delle lezioni | Il rientro è spostato di una settimana: ecco quando i tuoi figli tornano in classe
Data di inizio delle scuole (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Inizio della scuola in ritardo in Italia: il rientro nelle aule slitta di una settimana, caos nelle scuole italiane.
Ogni settembre, con il ritorno alla vita quotidiana dopo le vacanze, le famiglie italiane iniziano a chiedersi quando suonerà la campanella. La ripresa non è mai identica in tutto il Paese, e spesso si crea l’impressione che ci sia un ritardo collettivo nell’avvio delle lezioni. In realtà, il calendario segue logiche autonome e diverse a seconda delle decisioni regionali.
In alcune case si preparano già zaini e diari, mentre altrove la routine può attendere ancora qualche giorno. Questo crea una sorta di Italia a due velocità, in cui i ragazzi tornano sui banchi in momenti differenti. Per chi vive al Sud, il profumo d’estate dura più a lungo, mentre al Nord si entra prima nel pieno delle materie e dei compiti.
Non è solo una questione di calendario, ma anche di organizzazione familiare. Alcuni genitori devono affrontare il problema di conciliare orari di lavoro e rientro a scuola, altri invece hanno più tempo per organizzarsi. Ogni Regione, con la propria autonomia, porta quindi vantaggi e svantaggi a seconda delle esigenze locali.
L’attesa si accompagna anche alla curiosità per ciò che riserverà il nuovo anno. Oltre alle date, infatti, sono previsti cambiamenti importanti che riguardano studenti e insegnanti: nuove regole per la condotta, modifiche all’esame di Maturità e persino un giro di vite sull’uso del cellulare a scuola.
Quando suona la campanella nelle diverse regioni
Secondo quanto riportato da Today, l’anno scolastico 2025-2026 ha preso il via l’8 settembre per gli studenti della provincia autonoma di Bolzano, i primi a rimettersi al lavoro. Da lì in avanti, in un susseguirsi di date, gli alunni delle altre Regioni stanno tornando progressivamente sui banchi. Lombardia, Veneto, Piemonte e Trentino hanno già programmato le loro aperture nei giorni immediatamente successivi.
Il cuore del calendario resta però fissato a metà mese. La maggior parte delle Regioni ha scelto di far ripartire le lezioni dal 15 settembre, includendo territori molto popolosi come Lazio, Campania, Toscana e Sicilia. Un giorno dopo, il 16 settembre, sarà invece la volta di Calabria e Puglia, ultime in ordine temporale a riabbracciare la routine scolastica.
Chi ha iniziato prima e chi avrà più vacanze
La distanza temporale tra chi è tornato già l’8 settembre e chi aspetta fino al 16 crea un divario di oltre una settimana. Un aspetto che, come sempre, alimenta il confronto tra le varie zone d’Italia. Per i ragazzi del Sud significa poter godere ancora per un po’ della libertà estiva, mentre per quelli del Nord l’estate è già stata archiviata.
In ogni caso, la distribuzione delle date non intacca la durata complessiva dell’anno scolastico, che resterà compreso tra 200 giorni di lezioni e una serie di pause prestabilite. Le vacanze natalizie e pasquali saranno particolarmente lunghe, mentre alcuni ponti tradizionali andranno persi perché cadono nel weekend.