SCATTA IL DIVIETO – Affitti a rischio, con la nuova legge prendi una multa di 10.000€ e perdi la casa | Verifica subito il contratto

Divieto affitti illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Affitti brevi nel mirino: nuove regole, multe e controlli sempre più rigidi, adesso rischi una multa salatissima.
Chi affitta casa per brevi periodi potrebbe presto dover rivedere ogni dettaglio del contratto. Non solo per una questione di conformità, ma perché le nuove norme impongono obblighi e limiti capaci di mettere in discussione l’intera attività. Allo stesso tempo, anche chi prende in affitto rischia di trovarsi in situazioni poco chiare, esposto a irregolarità che comportano multe e revoche improvvise.
Una semplice disattenzione, come una metratura sbagliata o la mancanza di un’autorizzazione, può trasformarsi in una sanzione amministrativa pesantissima. In alcune zone, persino l’uso di dispositivi automatizzati per la consegna delle chiavi viene considerato una violazione. Chi credeva che l’affitto breve fosse una soluzione facile e flessibile, oggi deve fare i conti con una nuova realtà.
I controlli stanno diventando sempre più mirati e tecnologici. I comuni, infatti, non si affidano più soltanto ai sopralluoghi: ora utilizzano anche strumenti digitali avanzati per individuare gli annunci online non conformi. In questo nuovo contesto, l’improvvisazione non è più ammessa, e ogni scorciatoia comporta un rischio concreto.
A farne le spese non saranno solo i proprietari, ma anche i gestori e le piattaforme digitali. La responsabilità viene condivisa, e ciò significa che ogni soggetto coinvolto dovrà garantire la piena regolarità dell’attività. Chi sbaglia, paga caro—letteralmente.
Nuove regole e obblighi per affitti turistici brevi
Nel mese di maggio, il Comune di Firenze ha approvato un nuovo regolamento destinato a rivoluzionare il mercato delle locazioni turistiche brevi. Le misure prevedono sanzioni fino a 10.000 euro per ogni immobile irregolare, oltre all’introduzione di permessi quinquennali obbligatori, superfici minime per gli alloggi (28 mq) e divieti specifici contro il lavoro in nero e l’uso di keybox.
Chi intende affittare deve iscriversi a un Registro comunale, ottenere le autorizzazioni e garantire il rispetto delle condizioni igienico-sanitarie e urbanistiche. In caso di vendita dell’immobile o inattività per 12 mesi, il permesso decade automaticamente. Come riferisce anche Brocardi, in presenza di personale irregolare l’autorizzazione viene immediatamente revocata. I controlli saranno eseguiti sia fisicamente che online, attraverso l’analisi degli annunci pubblicati sui portali. Firenze diventa così un modello di riferimento per altri comuni italiani, che potrebbero presto adottare misure simili.

Possibili estensioni e aree soggette a divieto
Il regolamento di Firenze non si limita a stabilire nuove condizioni operative: prevede anche un blocco totale delle nuove autorizzazioni nella zona Unesco del centro storico. Questa misura mira a tutelare il patrimonio culturale e a contenere il flusso turistico nei quartieri più delicati della città.
Ma non finisce qui. Il Comune ha annunciato che, grazie a un sistema di monitoraggio continuo sviluppato con l’Università La Sapienza di Roma, sarà possibile estendere le restrizioni ad altre aree urbane ritenute sensibili.