Rischio scottature, queste creme solari sono le peggiori in commercio: le vendono dappertutto ma devi buttarle subito | Bocciate 4 marche famose

Protezione solare a rischio nel 2025: alcuni prodotti molto diffusi non offrono la sicurezza promessa, scopri quali.

L’estate è iniziata, e con lei tornano i weekend al mare, le passeggiate al sole e le giornate in spiaggia con la famiglia. In valigia non può mancare un buon solare, soprattutto per chi ha la pelle chiara o per i più piccoli. Ma scegliere la crema giusta non è così scontato come potrebbe sembrare.

Sempre più spesso ci affidiamo al nome di una marca conosciuta, al packaging rassicurante o a una promozione sugli scaffali. Eppure, non sempre ciò che promette protezione mantiene davvero la pelle al sicuro. In alcuni casi, dietro etichette che parlano di alta protezione, si nascondono formule che lasciano passare più raggi di quanto dovrebbero.

Anche ingredienti e modalità d’uso fanno la differenza. Alcuni filtri chimici vengono messi in discussione da tempo per i loro possibili effetti sul corpo e sull’ambiente. Le creme spray, poi, sono pratiche ma non sempre sicure: se inalate, possono diventare rischiose, soprattutto nei bambini.

È per questo che ogni anno test indipendenti mettono alla prova decine di solari venduti in Italia. Non solo per verificare che proteggano dai raggi UV, ma anche per controllare la qualità delle sostanze utilizzate. E i risultati del 2025 hanno riservato alcune sorprese.

Solari sotto esame: i problemi emersi nei test

Secondo quanto riportato da Money, diversi solari in commercio nel 2025 non hanno superato i test di laboratorio condotti da associazioni come Altroconsumo, Öko-Test, Il Salvagente e GreenMe. Alcuni prodotti, in particolare quelli per il viso e per i bambini, hanno mostrato una protezione inferiore rispetto a quella dichiarata sull’etichetta, esponendo chi li usa a un rischio maggiore di scottature.

Non è solo una questione di efficacia: alcuni ingredienti trovati nelle formulazioni sono sotto osservazione da tempo. Si parla di filtri sospettati di agire come interferenti endocrini, conservanti controversi e profumazioni poco tollerate da chi ha la pelle sensibile. Anche l’impatto ambientale è un tema centrale: alcune sostanze possono risultare tossiche per gli ecosistemi marini.

Perché alcuni prodotti vanno evitati con attenzione

Tra i prodotti bocciati, i test hanno evidenziato la scarsa affidabilità di alcune creme spray e oli solari, spesso molto usati per comodità. Tuttavia, in alcune formule non solo la protezione era insufficiente, ma il rischio di inalare particelle potenzialmente nocive è risultato troppo alto. Un problema particolarmente rilevante per i bambini, che richiedono invece solari delicati ma sicuri.

Anche tra i solari a più alto SPF non mancano le delusioni. In molti casi il livello di protezione contro i raggi UVA non era adeguato, oppure il mix di ingredienti includeva sostanze poco raccomandabili. Il consiglio, quindi, è di non affidarsi solo al marchio o alla pubblicità, ma di verificare i risultati dei test indipendenti prima di acquistare. La sicurezza sotto il sole comincia dalla scelta del prodotto giusto.