RIFORMA IRPEF, Aumento Pensioni 2025 boom: 120 euro in più al mese da Giugno, controlla se sei tra i fortunati

Aumento pensioni grazie alle modifiche Irpef illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Pensioni 2025, in arrivo fino a 120 euro in più al mese grazie alla riforma fiscale: ecco chi beneficia del nuovo taglio IRPEF.
Per molti pensionati italiani, il 2025 potrebbe segnare un cambio decisivo nel cedolino mensile. Alcune novità fiscali in fase di approvazione potrebbero infatti incidere direttamente sugli importi netti ricevuti ogni mese.
Non si tratta di un nuovo bonus né di un adeguamento automatico al costo della vita, ma di una rimodulazione mirata delle aliquote IRPEF che interessa fasce specifiche di reddito.
Le riforme fiscali, soprattutto quelle che toccano l’IRPEF, possono sembrare lontane e complesse. Tuttavia, hanno un impatto concreto e immediato su milioni di contribuenti.
Tra questi, un’attenzione particolare è rivolta ai pensionati, che spesso rientrano proprio nelle fasce di reddito oggetto di interventi. Capire cosa sta cambiando permette non solo di prepararsi, ma anche di controllare se si rientra tra i potenziali beneficiari.
Modifiche IRPEF e conseguenze nelle pensioni
Il processo non è nuovo: già con il decreto legislativo n. 216/2023 il governo ha ridotto gli scaglioni da quattro a tre, producendo effetti visibili nei cedolini di molti pensionati. La fascia tra i 15.000 e i 28.000 euro, ad esempio, ha già visto un alleggerimento della pressione fiscale. Ora l’attenzione si sposta su chi percepisce redditi tra i 28.000 e i 50.000 euro, una fascia strategica che potrebbe ottenere vantaggi ancora più consistenti.
Mentre si attende la piena approvazione della nuova riforma IRPEF, le anticipazioni circolano con insistenza. Le proposte allo studio del governo puntano a una seconda fase di riduzione delle aliquote, con effetti che potrebbero riflettersi direttamente nella pensione di giugno.

Le modifiche al secondo scaglione IRPEF
Il cuore della riforma prevede una riduzione dell’aliquota IRPEF per i redditi compresi tra 28.000 e 50.000 euro, dal 35% attuale al 33%. Questo cambiamento, se confermato, implicherebbe una minore tassazione di circa 440 euro all’anno per molti pensionati. In termini pratici, si tratterebbe di circa 37 euro in più al mese, a cui potrebbero aggiungersi altri benefici fiscali se venisse confermata anche l’estensione del secondo scaglione fino a 60.000 euro.
Come evidenziato da Brocardi, l’ipotesi allo studio del governo Meloni mira proprio a un riordino progressivo della fiscalità personale. Se venisse approvata anche la modifica che sposta il tetto massimo del secondo scaglione da 50.000 a 60.000 euro, si otterrebbe un ulteriore risparmio di 1.000 euro annui, per un totale di 1.440 euro all’anno, ovvero 120 euro netti al mese in più sulla pensione. Le novità sono attese già a partire da giugno 2025.