“Pronto, chi è”: Frode della chiamata MUTA I Se resti in attesa per più di questo limite sei fregato, ti scippano il conto in banca

Truffa chiamata

Truffa della chiamata muta attenzione illustrazione (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

“Pronto, chi è”: la truffa della chiamata muta si nasconde dietro numeri apparentemente normali, scopri come difenderti.

Può capitare in qualsiasi momento della giornata. Il telefono squilla, si risponde, ma dall’altra parte c’è solo silenzio. Nessuna voce, nessun rumore, solo attesa. Una pausa apparentemente innocua che, se prolungata, può avere conseguenze molto più serie di quanto si pensi.

In un’epoca in cui la sicurezza digitale si scontra con la creatività dei truffatori, anche una telefonata muta può diventare un mezzo insospettabile per colpire. E il dettaglio più inquietante è che questi numeri non appaiono come pericolosi: non sono segnalati come spam, né provengono da paesi stranieri. Anzi, sembrano telefonate “normali”, forse un errore, un numero sbagliato. E invece no.

Il punto è che non sempre si tratta di errori tecnici. In alcuni casi queste chiamate fanno parte di sistemi automatizzati utilizzati dai call center per ottimizzare le risorse. Ma in altri casi, sono la porta d’ingresso a strategie ben più insidiose. Quando si prolunga l’attesa, si rischia di attivare meccanismi che mettono a rischio la privacy, e non solo.

A livello normativo, esistono dei limiti precisi imposti dal Garante per la Privacy per contenere l’uso scorretto di questo tipo di telefonate. Tuttavia, come riportato anche da Sky Tg24, molte segnalazioni continuano ad arrivare, e non sempre i gestori riescono a proteggere efficacemente i consumatori.

Strumenti e regole per difendersi

Secondo l’Unione per la difesa dei consumatori, un primo passo fondamentale è iscrivere il proprio numero al Registro pubblico delle opposizioni. Questo sistema permette ai cittadini di negare il consenso al trattamento dei propri dati a fini promozionali, riducendo sensibilmente il rischio di ricevere chiamate indesiderate, comprese quelle mute.

Ma il consiglio più importante è un altro: non richiamare mai. I truffatori possono sfruttare la richiamata per attivare tariffe maggiorate, o peggio, per accedere a dati bancari. Bloccare il numero sospetto, attivare il filtro antispam e contattare il proprio gestore sono azioni preventive indispensabili. Inoltre, bisogna diffidare anche dei numeri che sembrano normali, perché lo spoofing consente ai malintenzionati di far apparire numerazioni false come locali e affidabili.

Truffa chiamata
Truffa della chiamata muta illustrazione (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Oltre il silenzio: quando la truffa prende il controllo

Il vero pericolo si manifesta quando l’utente resta in linea per più di 3 secondi dopo aver risposto a una chiamata muta. In alcuni casi, questo tempo è sufficiente perché sistemi malevoli raccolgano dati sensibili o attivino processi automatici, come reindirizzamenti verso servizi a pagamento. È qui che il conto in banca può essere messo a rischio.

Il Codacons ha denunciato una serie di chiamate mute ricevute anche dal proprio presidente. L’associazione sospetta che ci sia un coinvolgimento diretto dei gestori telefonici, accusati di non offrire strumenti adeguati per proteggere gli utenti da questo tipo di molestia. Nel frattempo, le indagini continuano, ma il consiglio resta uno: mai restare in attesa. Anche il silenzio, a volte, può fare molto rumore.