“Prego, mi fornisca il modulo COLF”: obbligo di legge, multe da infarto se sgarri I Non lo sa nessuno: ma recuperi i soldi

Colf e badanti

Colf e badanti documento illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it

Colf e badanti sono obbligate ad avere questo modulo: se sgarrano, rischiano multe salatissime. Scopri di cosa si tratta.

Una frase all’apparenza innocua, ma che può nascondere più di quanto sembri. Chiederlo potrebbe significare molto di più di una semplice formalità.

Nel mondo del lavoro domestico, infatti, basta un documento non presentato o dimenticato per far scattare sanzioni inaspettate. Eppure, sono ancora in pochi a sapere cosa si rischia davvero.

Molti lavoratori domestici vivono la burocrazia fiscale come un terreno minato. Con rapporti spesso informali, orari variabili e più datori di lavoro, capire cosa fare per essere in regola con il Fisco non è sempre semplice.

C’è chi ignora del tutto certi obblighi, chi rinuncia per paura di sbagliare e chi crede erroneamente di essere escluso da ogni adempimento.

Gravi omissioni e violazioni: i rischi per colf e badanti

La verità è che alcune soglie, se superate, possono trasformare un’omissione in una violazione. E in questi casi le conseguenze non sono simboliche: si parla di cifre elevate e controlli mirati. Ma non è solo una questione di multe. Ci sono anche vantaggi economici importanti per chi decide di rispettare le regole.

Il modello 730, per esempio, è un’occasione che spesso passa inosservata. Eppure può valere centinaia di euro per chi lavora come colf o badante. Soldi che possono essere recuperati con pochi passaggi, ma solo se si sa quando e come agire. Ed è proprio qui che si nasconde la parte più sorprendente della notizia.

730
Modello 730 dichiarazione dei redditi illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2.it

Modello 730/2025: quando è obbligatorio e perché conviene

Come spiega Tutto Lavoro 24, i lavoratori domestici sono tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi se nel 2024 hanno guadagnato più di 8.500 euro lordi. Sotto questa soglia non c’è obbligo, ma chi la supera deve compilare il modello 730/2025 oppure il modello Redditi PF. Si tratta di un obbligo di legge a tutti gli effetti e ignorarlo può costare caro. Non solo: per chi non ha un sostituto d’imposta – come spesso accade nel lavoro domestico – la mancata presentazione può rendere impossibile ottenere rimborsi fiscali spettanti.

Il lato positivo è che attraverso il 730/2025 è possibile recuperare diverse spese sostenute nel 2024: sanitarie, scolastiche, mutuo, affitto, assicurazione INAIL e altro ancora. Non solo: chi ha guadagnato tra 8.500 e 28.000 euro può ottenere fino a 1.200 € di Trattamento Integrativo (ex Bonus Renzi), mentre chi ha almeno un figlio a carico può richiedere anche il Bonus Tredicesima da 100 €. Bastano i documenti giusti e l’invio nei tempi corretti per far valere questi diritti. In caso contrario, si rischia di perdere tutto.