Posto di blocco, da settembre senza il COC resti a piedi | Le multe salgono e ti confiscano anche la targa

Uomo disperato in auto (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

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Pochi lo sanno ma per l’auto in questi casi serve un documento spesso ignorato, senza il quale può nascere un vero problema.

Chi si mette alla guida ogni giorno lo sa: fra cartelli, regole che cambiano e tanti obblighi, restare aggiornati è una vera impresa. Infatti tra i tanti documenti ce n’è uno che rischia di cogliere molti alla sprovvista.

Non si parla di qualcosa di banale, anzi: si tratta di un documento che potrebbe fare la differenza tra proseguire il viaggio o restare a piedi. Negli ultimi anni, le forze dell’ordine hanno iniziato a intensificare i controlli su strada, e non solo per i soliti motivi come l’assicurazione scaduta o la revisione saltata.

Sempre più spesso, i problemi emergono per mancanze che sembrano marginali, ma che invece possono trasformarsi in grane serie. E non è una questione di distrazione: molti automobilisti non sanno nemmeno che certi documenti siano obbligatori.

In particolare, c’è un certificato poco conosciuto ma sempre più fondamentale. Non stiamo parlando di assicurazione o bollo, ma di qualcosa di più tecnico, legato alla conformità del veicolo alle normative europee.

Attenzione a questo documento

Il problema è che in tanti non sanno nemmeno di doverlo avere, ma in determinate situazioni è a dir poco fondamentale per poter continuare a circolare. Finora ci si è limitati a controlli sporadici e poco incisivi, ma la musica potrebbe cambiare.

Un documento che prima nessuno nominava e che adesso sembra diventato indispensabile. Una di quelle cose che scopri solo quando è già tardi, magari con l’auto bloccata e un nuovo appuntamento da fissare. In certi casi quindi non basta più esibire il libretto, serve anche il COC. Ma di cosa si tratta?

Coppia acquista auto (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Coppia acquista auto (Depositphotos foto) – www.insolenzadir2d2.it

Il COC e la sua importanza

Come riporta Virgilio Motori, il documento in questione si chiama Certificato di Conformità, o più semplicemente COC. È una specie di “carta d’identità tecnica” del veicolo che serve a dimostrare che l’auto è in linea con tutte le normative europee su sicurezza, emissioni e omologazione. Viene rilasciato direttamente dal produttore del mezzo e, fino ad ora, veniva richiesto soprattutto quando si importava un’auto da un altro Paese dell’Unione Europea o la si doveva reimmatricolare in Italia. In pratica, grazie al COC è possibile immatricolare il veicolo in qualsiasi Stato membro senza dover affrontare ulteriori verifiche tecniche o pratiche burocratiche complesse.

Il documento contiene una serie di informazioni dettagliate, come il numero di telaio (VIN), le specifiche tecniche, i riferimenti normativi europei e i dati del costruttore. Un certificato completo e ufficiale che attesta la conformità del mezzo in tutti gli aspetti richiesti. Il problema nasce quando questo documento non c’è. Non tutti i veicoli infatti possono ottenerlo: auto troppo vecchie o destinate a mercati extraeuropei potrebbero non rispettare gli standard attuali e, quindi, non essere idonee a riceverlo. In questi casi è necessario seguire una procedura di omologazione nazionale, che è più lunga e costosa. Il COC diventa quindi essenziale non solo per importare, ma anche per dimostrare la regolarità tecnica del veicolo. Anche per chi acquista un’auto usata proveniente da un altro Paese UE, il COC può essere richiesto per completare la reimmatricolazione. E non è tutto: concessionari e rivenditori sono obbligati a fornirlo all’acquirente del veicolo nuovo. La sua assenza può bloccare l’immatricolazione e causare problemi legali.