Posto di blocco, alcuni colori dell’auto sono vietati | La Polizia può fermarti: rischi di pagare oltre 700€ e rimani per strada

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Posto di blocco della polizia (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Un dettaglio cromatico insospettabile può raccontare e farti passare grossi guai: attenzione al posto di blocco.

Sulle strade capita di notare vetture impeccabili, vernici brillanti e cerchi lucidi. Ma a volte, ciò che colpisce l’occhio non è la tinta della carrozzeria: è un velo di fumo che tradisce qualcosa sotto il cofano.

C’è chi pensa subito a un difetto passeggero, chi a un freddo mattutino che appanna tutto. Eppure, quel colore che si alza dallo scarico può essere un messaggio preciso, capace di distinguere tra normalità e guasto imminente.

Non è solo fumo”, direbbe il meccanico di fiducia. Perché la differenza, a volte, è in una sfumatura: un bianco più ostinato, un azzurro tendente al blu, oppure un nero denso che resta nell’aria.

Prima di trarre conclusioni, conviene guardare l’agenda delle manutenzioni: l’ultima revisione quando è stata? Un controllo tempestivo evita che un piccolo indizio diventi un problema serio e costoso.

Un indizio che vale più di mille spie

Le fonti spiegano che il fumo allo scarico è normale; a fare la differenza è il colore: bianco, blu/azzurro o nero. Quando la scia è marcata e persiste a motore caldo, non va sottovalutata. Codeghini Auto ricorda che i tre colori sono “segnali” di condizioni diverse e vanno letti con cura, partendo sempre da una verifica in officina.

Il bianco può essere semplice condensa all’avvio, ma se continua in marcia suggerisce un calo del refrigerante. Il blu indica olio in combustione. Il nero suggerisce miscela troppo ricca o, nei diesel, accumuli e filtri da controllare. Come dice Codeghini Auto e come dettaglia Inforicambi, interpretare correttamente il colore aiuta a prevenire danni maggiori e costi fuori budget.

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Colori auto (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Quando il colore rivela il vero problema

Se il fumo bianco non svanisce a caldo, la causa può essere una perdita del liquido refrigerante. Un test con il motore freddo e il controllo del serbatoio possono svelare bolle: segnale tipico di guarnizione della testata danneggiata. In questo caso non basta “tirare avanti”: si interviene in officina per evitare danni alla testata stessa.

Il costo cambia molto: la guarnizione può costare poche decine di euro, ma tra componenti correlate e manodopera si passa da circa 500 a 2.000 euro; con rettifica della testata si arriva mediamente a 1.200–1.600 euro. Il fumo blu rimanda a olio che entra in camera (e occorrono verifiche su anelli, paraoli, guarnizioni), mentre il nero su benzina e diesel invita a controllare filtro aria, iniettori, sensori e, sui diesel, il filtro antiparticolato. In tutti i casi, leggere il colore giusto al momento giusto può salvare il motore e il portafogli.