“Pesi troppo, paghi la tassa extra”, dal 2026 prendere l’aereo ti costa il doppio: prima ti fanno salire sulla bilancia | Biglietti anche raddoppiati per i chili in più
Sovrappeso tassa extra (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Cambiano le regole: chi non rientra entro un certo peso deve pagare una tassa extra, viaggiare ora costa molto di più.
Negli ultimi anni il tema del costo reale di un viaggio aereo è diventato sempre più centrale. Non si parla solo di bagagli a mano a pagamento o di tasse aggiuntive nascoste, ma di come le compagnie stiano rivedendo il concetto stesso di “posto a bordo”. Una trasformazione che rischia di ridefinire i criteri di accesso al volo.
Cresce infatti la sensazione che il biglietto non corrisponda più a un diritto garantito, ma a una concessione condizionata da regole variabili. Tra limiti di peso, misure standardizzate e controlli sempre più rigidi, il passeggero viene progressivamente ricondotto a un insieme di parametri che stabiliscono chi può occupare quale spazio.
Questa dinamica non riguarda soltanto il comfort a bordo. È un cambiamento che solleva interrogativi più ampi: fino a che punto le compagnie possono spingersi nel definire criteri selettivi, senza trasformarli in forme di discriminazione? E chi decide quale sia il giusto equilibrio tra profitto aziendale e tutela dei viaggiatori?
La questione si fa ancora più urgente perché non si tratta più di ipotesi astratte. Diverse compagnie internazionali hanno già iniziato a introdurre regole che toccano direttamente la vita quotidiana dei passeggeri, modificando un settore tradizionalmente percepito come inclusivo e uniforme nelle tariffe.
Quando le regole del volo cambiano davvero
A guidare questa inversione di tendenza è la Southwest Airlines, colosso low-cost statunitense. Come rivela TgCom 24, dal 27 gennaio 2026, chi non riuscirà a rientrare in un solo sedile sarà obbligato ad acquistare in anticipo un secondo biglietto. Nessuna garanzia di rimborso, se non in casi molto specifici, a differenza della politica precedente che era considerata tra le più inclusive del settore.
Finora i passeggeri potevano richiedere un secondo posto direttamente in aeroporto e, se il volo non era pieno, ottenerne il rimborso. Ora, invece, l’acquisto dovrà avvenire prima del check-in e con criteri più rigidi. La misura potrebbe incidere profondamente su una popolazione in cui oltre il 70% degli adulti è classificato come sovrappeso o obeso.
Polemiche e possibili effetti sul futuro dei viaggi
Le reazioni non si sono fatte attendere. La National Association to Advance Fat Acceptance ha definito la nuova regola “una misura discriminatoria” che colpisce una fascia di persone già vulnerabile, aggravandone anche il peso economico. Alcuni sondaggi, però, raccontano un’opinione pubblica divisa: quasi la metà dei viaggiatori si dice favorevole a tariffe maggiorate per chi supera determinate soglie di peso.
Southwest non è sola in questa scelta. Air France, Ryanair e Virgin Atlantic hanno già introdotto politiche analoghe, seppur con modalità differenti. L’idea di pagare di più per avere più spazio potrebbe quindi consolidarsi come nuovo standard internazionale, aprendo a un futuro in cui il volo non sarà più uguale per tutti.