Pensioni in Italia, da settembre ti danno 600€ al mese per legge: ecco cosa succede con gli arretrati| Sentenza ufficiale

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Nuove regole per l'assegno d'invalidità: cambia il calcolo per chi ha contributi dal 1996. La soglia minima mensile ora è garantita. (Depositphotos Foto) - insolenzadir2d2.it

Nuove regole per l’assegno d’invalidità: cambia il calcolo per chi ha contributi dal 1996. La soglia minima mensile ora è garantita.

Nel sistema previdenziale italiano esistono diverse prestazioni legate all’invalidità. Alcune sono erogate in base ai contributi versati, altre dipendono da condizioni sanitarie specifiche. L’accesso a queste misure richiede documentazione medica e una domanda telematica all’Inps. La gestione varia in base alla tipologia di invalidità riconosciuta.

L’assegno ordinario d’invalidità è destinato a chi ha una riduzione permanente della capacità lavorativa. Per ottenerlo servono almeno cinque anni di contributi, di cui tre negli ultimi cinque anni. L’importo dipende dai versamenti effettuati. Alcuni lavoratori ricevono un’integrazione se l’assegno risulta inferiore a una soglia mensile stabilita.

Le regole cambiano in base al periodo in cui hai lavorato. Chi ha versato contributi prima del 1996 rientra in un sistema misto o retributivo. Chi ha iniziato dopo quella data è nel sistema contributivo. Le differenze tra i due modelli influenzano l’importo finale dell’assegno. La soglia minima mensile può variare in base alla normativa vigente.

L’invalidità civile è distinta dall’inabilità totale. Esistono anche indennità di accompagnamento e di frequenza. Ogni prestazione ha requisiti specifici. La domanda deve essere completa e inviata online. Il certificato medico deve essere compilato dal medico certificatore. Cosa succede?

Cosa accade

Negli ultimi anni, il dibattito sulle pensioni d’invalidità ha coinvolto esperti, giuristi e associazioni. Alcuni lavoratori hanno segnalato disparità nel trattamento economico. Le regole di calcolo non sempre garantiscono uniformità. Le sentenze della magistratura possono modificare l’applicazione delle norme.

L’assegno minimo mensile è un tema discusso. Alcuni lavoratori, anche se hanno versato contributi, ricevono importi inferiori alla soglia considerata dignitosa. Le differenze tra i sistemi di calcolo generano malcontento. Le decisioni della Corte Costituzionale possono correggere queste distorsioni.

Soldi
Soldi della pensione (Canva Foto) – insolenzadir2d2.it

La novità

La Corte Costituzionale ha stabilito che l’assegno ordinario d’invalidità non può scendere sotto i 603 euro mensili. Ora anche chi ha iniziato a lavorare dopo il 1° gennaio 1996 riceve l’adeguamento. L’effetto è valido solo per il futuro, senza arretrati. L’Inps aveva segnalato che un’applicazione retroattiva avrebbe causato un impatto pesante sulla finanza pubblica. La Consulta ha deciso di far partire la nuova regola dal giorno successivo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Se hai un assegno d’invalidità calcolato con il sistema contributivo, da luglio 2025 ricevi almeno 603 euro al mese. Prima, questa soglia valeva solo per chi aveva contributi versati prima del 1996. Ora cambia tutto. Non servono arretrati, ma da ora in poi l’assegno viene integrato. La decisione riguarda circa un milione di persone. L’Inps applica la regola e ti invia comunicazioni aggiornate. Se hai dubbi, puoi consultare un patronato o un consulente previdenziale. La notizia arriva da italiaoggi.it.