Pensioni, a settembre arrivano fino a 924€ in più | Ma se non hai questo requisito te li tolgono

Pensionati aumento della pensione ad agosto (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Settembre porta novità per i pensionati: il cedolino rivelerà chi avrà più soldi e chi, invece rimarrà fuori dagli aumenti.
Nei prossimi giorni migliaia di pensionati attenderanno con attenzione la pubblicazione del nuovo cedolino dell’Inps. Settembre, infatti, non rappresenta solo il momento in cui arriva l’assegno mensile, ma anche la finestra in cui si possono notare variazioni inattese rispetto all’importo abituale. Piccoli dettagli nel documento possono fare la differenza per chi spera in un accredito extra o teme invece una trattenuta.
L’Inps caricherà il cedolino direttamente online nell’area riservata, e già questa routine è diventata un vero appuntamento fisso. C’è chi consulta i dati con ansia, cercando conferme sul proprio importo, e chi invece vi trova sorprese inattese che dipendono da fattori fiscali. È proprio questo legame tra pensione e Irpef a rendere settembre un mese particolare.
Ogni anno, infatti, i rimborsi o le trattenute derivanti dalla dichiarazione dei redditi entrano in gioco. Non si tratta di aumenti arbitrari, ma di un meccanismo preciso collegato al modello 730. Un credito genera un rimborso, un debito porta a una trattenuta: due facce della stessa medaglia che spiegano perché alcuni pensionati sorridono al cedolino e altri lo guardano con preoccupazione.
Il calendario, inoltre, non è mai identico per tutti. C’è chi vede la somma accreditata già in estate e chi invece deve aspettare settembre, ottobre o perfino dicembre. La ragione sta nei tempi di trasmissione dei prospetti di liquidazione, che regolano la velocità con cui l’Inps può agire come sostituto d’imposta. Ed è proprio questa scansione che stabilisce chi, a settembre, riceverà effettivamente un importo diverso dal solito.
Quando il cedolino fa la differenza
Il cedolino di settembre diventa così il vero spartiacque per migliaia di pensionati. Come ricorda Money, il documento mostrerà chiaramente chi riceverà un rimborso Irpef e chi invece dovrà restituire una parte di quanto dovuto allo Stato. Tutto dipende dalle informazioni trasmesse dall’Agenzia delle Entrate e dal momento in cui è stata inviata la dichiarazione dei redditi.
Un aspetto fondamentale riguarda la scelta del sostituto d’imposta. Solo chi ha indicato l’Inps nella propria dichiarazione potrà vedere il rimborso o la trattenuta direttamente nel cedolino. Per tutti gli altri, invece, sarà l’Agenzia a occuparsi del pagamento o del recupero, con tempi e modalità differenti. Questo dettaglio tecnico diventa quindi decisivo per capire chi potrà beneficiare subito di un importo più alto.

Chi riceve rimborsi e chi subisce trattenute
A settembre potranno ricevere un aumento i pensionati che hanno trasmesso il modello 730/2025 tra il 21 giugno e il 15 luglio, quando i prospetti di liquidazione sono arrivati all’Inps solo a fine luglio. Per loro, il rimborso Irpef non poteva essere accreditato in agosto e viene quindi slittato al mese successivo. Si tratta di una finestra ristretta ma significativa che coinvolge migliaia di contribuenti.
Dall’altro lato, non tutti troveranno un aumento. Chi dalla dichiarazione ha ottenuto un debito vedrà applicata una trattenuta, anche rateizzata tra settembre e novembre se previsto. In alcuni casi, i controlli dell’Agenzia delle Entrate per rimborsi superiori a 4.000 euro rallenteranno ulteriormente il pagamento. Settembre diventa così un mese di bilanci reali: qualcuno riceverà un rimborso, altri vedranno ridotto l’assegno.