Nuovi aumenti RC Auto, rincaro del 6,4% in tutta Italia: hanno cambiato le regole sui rischi e non l’hanno detto a nessuno

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Rc auto prezzi in aumento illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it

Le tariffe assicurative sembravano calare, ma dietro ai numeri si nasconde un cambiamento che rischia di colpire milioni di automobilisti.

Il primo impulso, leggendo i recenti dati sulle polizze auto, è tirare un sospiro di sollievo. I costi medi sembrano finalmente scendere, un segnale che potrebbe far pensare a una nuova fase di respiro per chi guida. Ma il quadro non è affatto uniforme e, soprattutto, qualcosa di poco visibile sta cambiando.

Molti automobilisti non se ne accorgono, ma il sistema delle assicurazioni non è mai del tutto trasparente. Tra oscillazioni territoriali, aggiornamenti degli algoritmi e nuovi criteri di rischio, le compagnie continuano ad aggiustare le proprie strategie. Ciò che oggi appare come un vantaggio, domani può trasformarsi in una spesa inattesa.

C’è chi paga meno, certo, ma anche chi si trova a fare i conti con rincari imprevisti, spesso senza spiegazioni chiare. Le variazioni nei prezzi sono il riflesso di logiche complesse che solo in parte dipendono dalla guida individuale. Le differenze tra Nord e Sud, ad esempio, restano marcate e sembrano resistere a ogni tentativo di armonizzazione.

Il problema, tuttavia, non è solo nei numeri. In questi mesi, è avvenuto un cambiamento normativo e tecnico che potrebbe trasformare radicalmente i criteri di calcolo dei premi assicurativi. E a quanto pare, nessuno ne ha parlato pubblicamente.

Tariffe in discesa, ma il quadro è disomogeneo

Secondo i dati dell’Osservatorio Facile.it – Assicurazione.it, ad aprile 2025 il premio medio per la RC Auto è sceso del 3,2%, raggiungendo i 628,79 euro. Questo calo, però, è tutt’altro che uniforme: in Lombardia si registra una diminuzione del 6,6%, mentre in Calabria si assiste a un aumento del 3,4%. Il divario territoriale resta quindi profondo, con la Campania che si conferma la regione più cara con una media di oltre 1.000 euro.

Come osserva QuiFinanza, le motivazioni alla base di questi squilibri includono una diversa percezione del rischio, la scarsa diffusione di tecnologie telematiche e una minore concorrenza nel Sud. Ma oltre ai dati regionali, c’è un altro elemento che pesa, e che finora è passato sotto traccia.

Assicurazione
Assicurazione auto illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2.it

Un cambiamento nei criteri di rischio ha alzato i premi

Negli ultimi mesi, diverse compagnie hanno modificato in silenzio il modo in cui calcolano il rischio assicurativo. Le nuove formule, meno legate ai sinistri pregressi e più orientate a fattori statistici e comportamentali, stanno provocando un rincaro medio del 6,4%, soprattutto tra gli automobilisti che prima godevano di tariffe vantaggiose.

Il vero nodo, però, è che questo cambio non è stato comunicato in modo chiaro. Chi oggi si trova a pagare di più potrebbe non avere strumenti per capire il perché. Alcuni analisti parlano di una “ridefinizione strutturale dei parametri di rischio”, che porta vantaggi solo a certe categorie. Per molti, invece, è solo l’inizio di una nuova stagione di rincari.