NOTA UFFICIALE – Bar e ristoranti, supplemento di 12€ per mangiare fuori: scatta la nuova tariffa urbana | Anche con prenotazione

Tavolini esterni locali

12 euro per il dehors dei locali illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it

Una nuova voce sullo scontrino sorprende i clienti: mangiare all’aperto può costare fino a 12€ in più, anche con prenotazione.

Il fascino di un tavolino all’aperto, magari sotto il sole tiepido della primavera o nel fresco delle sere estive, è spesso parte integrante dell’esperienza in un bar o ristorante. Una scelta che molti fanno senza pensarci, guidati dal piacere del momento e dal desiderio di godersi un pasto in libertà. Tuttavia, dietro quella scelta apparentemente semplice, si nasconde una realtà meno visibile, ma altrettanto concreta.

Chi gestisce un locale sa bene che non basta avere uno spazio esterno per utilizzarlo a piacimento. Servono autorizzazioni, pagamenti e rispetto delle normative locali, che cambiano da Comune a Comune e che spesso impongono vincoli stringenti in termini di orari e superficie occupabile. Queste disposizioni nascono dall’esigenza di conciliare le attività commerciali con la vita cittadina, soprattutto in contesti residenziali o storici.

A tutto questo si aggiunge un ulteriore elemento che sta facendo discutere: l’impatto economico di queste autorizzazioni sulla clientela. In molti casi, infatti, i costi per l’occupazione del suolo pubblico vengono assorbiti direttamente dal locale.

Ma sempre più spesso, parte di questo onere viene redistribuito e arriva fino al cliente, senza che quest’ultimo ne sia sempre consapevole.

Le regole comunali dietro i tavolini all’aperto

La normativa che regola l’occupazione temporanea di suolo pubblico impone che ogni esercente ottenga un’autorizzazione e versi una tassa, conosciuta come TOSAP. Ogni Comune stabilisce le tariffe in base alla posizione, alla superficie occupata e alla durata dell’occupazione. In città turistiche o con forte afflusso stagionale, queste tariffe possono essere particolarmente alte.

L’obiettivo è quello di compensare l’uso di spazi pubblici a scopo privato, ma la gestione non è sempre trasparente. In alcuni casi, le tariffe non sono chiaramente comunicate ai clienti, mentre in altri i ristoratori scelgono di inserire un supplemento esplicito nel conto finale, evidenziando la voce “servizio esterno” o simili. Il rischio, come sottolinea anche Scelgofullservice, è che si generi confusione o malcontento tra i consumatori.

Tavoli bar
Tavoli di un bar all’esterno illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2.it

Il supplemento nascosto che pesa sul conto

In diverse città italiane, l’effetto diretto di queste normative si è concretizzato in una tariffa fissa che può raggiungere anche i 12€ per coppia, semplicemente per aver scelto di mangiare fuori. Questo importo, seppur riferito a costi reali sostenuti dal gestore, può risultare una sorpresa per il cliente, specialmente se la prenotazione è avvenuta senza alcuna comunicazione preventiva di supplementi.

Anche quando il tavolo esterno è stato richiesto con anticipo, non sempre il cliente viene informato della presenza di un sovrapprezzo specifico legato alla posizione. Così, un pranzo o una cena in famiglia, con tavoli all’aperto, può comportare una spesa inattesa che incide sul totale ben più di quanto ci si aspettasse. Una dinamica che rende necessario più che mai un dialogo trasparente tra ristoratori e clienti, per evitare incomprensioni e garantire un’esperienza davvero piacevole.