Lacrime per Jerry Calà, il lutto all’improvviso: “Nessuno era pronto…” | Si stringono attorno alla famiglia
Jerry Calà (Rai - youtube foto) - www.insolenzadir2d2.it
Un addio improvviso e straziante che ha lasciato tutti senza parole: il dolore silenzioso di chi c’era davvero.
Ci sono posti che non sono solo locali, ma vere e proprie macchine del tempo. Entrarci è un po’ come sfogliare un album di ricordi vissuti a ritmo di musica e risate. La Capannina di Forte dei Marmi, in questo senso, è un monumento della vita notturna italiana.
Chi c’è stato almeno una volta, lo sa: non è solo un locale… è un pezzo di storia. E non è una storia qualunque. È fatta di volti, canzoni, momenti irripetibili. E soprattutto, di persone che ci hanno messo il cuore, tra cui Jerry Calà.
Dietro ogni serata riuscita, ogni palco illuminato, c’era qualcuno che credeva davvero in quel che stava facendo. Non era solo intrattenimento, era qualcosa che univa. Lì dentro, tra un pianoforte e una pista piena, sono nate anche amicizie vere, di quelle che durano decenni.
Rapporti costruiti con lentezza, senza bisogno di troppi riflettori. Non è facile trovarne oggi, figuriamoci mantenerli. Eppure, in mezzo al caos dello spettacolo, c’era chi ci riusciva. Poi, come succede sempre nelle cose importanti, arriva qualcosa che spezza il filo.
Una storia lunga una vita
Una notizia che lascia senza fiato. Che ti coglie di sorpresa, anche se forse, in fondo, lo sapevi. Ma no, non eri pronto. Nessuno lo era davvero. Tra i due c’era molto più di una collaborazione. Era amicizia vera, condita da stima e riconoscenza.
Il tutto è stato raccontato qualche tempo fa in una lettera che fa venire il nodo in gola, riportata da Il Messaggero. Un messaggio sincero, intimo, come se fosse scritto tra amici. E forse lo era davvero, date tutte le emozioni che lascia trasparire.
Un addio che fa male
Il nome di Gherardo Guidi, per chi conosce La Capannina, non ha bisogno di spiegazioni. Era lui il cuore (e la testa) di tutto. Un uomo discreto, ma presente, che ha saputo trasformare un locale in un’icona. E tra le tante persone passate da lì, una in particolare ha trovato qualcosa in più: Jerry Calà. Tutto iniziò nel 1983, proprio lì alla Capannina, durante le riprese di Sapore di mare. Jerry e Gherardo si conobbero tra un ciak e una canzone d’estate. Da quel giorno, mai più persi di vista.
Anzi, iniziarono a lavorare insieme sempre più spesso. Fu proprio Guidi – racconta Calà – a spingerlo a tornare a fare live, quando lui ormai si dedicava solo al cinema. “Mi ha ridato energia”, ha detto. Grazie a Guidi, è nato un secondo percorso artistico fatto di musica, cabaret, serate indimenticabili. E quell’ultima, il 18 agosto dello scorso anno, per i 95 anni del locale, è rimasta nel cuore. Jerry e Gherardo insieme sul palco, a tagliare una torta. Senza sapere che sarebbe stata l’ultima.