“La sua targa è illegale da oggi”, ora ti serve quella larga 5 centimetri o la multa supera i 400€ | La legge è già pubblicata in Gazzetta

Targa illegale novità (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Una nuova normativa cambia le regole in strada: se la targa non è quella giusta, si rischiano multe pesanti.
Un dettaglio apparentemente trascurabile potrebbe costare caro a molti cittadini. Non stiamo parlando di assicurazioni scadute o revisioni dimenticate, ma di un oggetto spesso dato per scontato, che oggi finisce sotto una nuova lente normativa. Sui veicoli in circolazione sarà obbligatorio rispettare precise regole di identificazione, pena sanzioni anche superiori ai 400 euro.
L’attenzione delle autorità si è concentrata su uno specifico elemento: la targa. Di recente, alcune modifiche legislative hanno stabilito parametri tecnici molto rigidi, cambiando radicalmente ciò che era prima tollerato. Questo cambiamento coinvolge milioni di utenti, e chi non si adegua corre il rischio concreto di una multa salata, perfino in assenza di altre infrazioni.
L’aspetto più sorprendente riguarda le dimensioni obbligatorie di questo nuovo elemento identificativo. Non si tratta più solo di essere visibili o leggibili: la normativa stabilisce esattamente quanto deve misurare, come deve essere applicato e persino che materiali deve utilizzare. Una tolleranza minima, che lascia poco spazio all’improvvisazione o alla personalizzazione.
Il dubbio, però, è legittimo: stiamo davvero parlando delle targhe delle automobili? La risposta potrebbe sorprendere. Il cuore della questione, infatti, riguarda un mezzo che negli ultimi anni ha trasformato la mobilità urbana, passando da gioco per ragazzi a strumento quotidiano di spostamento.
Micromobilità sotto controllo
Con il Decreto del Ministero dei Trasporti del 27 giugno 2025, è diventato ufficiale l’obbligo di dotare i monopattini elettrici di un “targhino” adesivo identificativo. Come spiega Altalex, il contrassegno, rilasciato dalla Motorizzazione, non è collegato al veicolo ma all’utente, e misura esattamente 5×6 centimetri. Ogni codice è univoco e tracciabile, e deve essere ben visibile secondo modalità stabilite nel decreto.
Come chiarisce Virgilio, l’assenza o l’uso scorretto del targhino comporta una sanzione da 100 a 400 euro. Le multe valgono anche per la mancata assicurazione obbligatoria, che entra in vigore dal momento in cui il targhino sarà disponibile al pubblico. Nei casi più gravi è prevista la rimozione del veicolo. Un giro di vite che segna una svolta per la micromobilità urbana, verso una maggiore responsabilità individuale e tracciabilità.

Nuovi obblighi già in vigore
La normativa, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, entra formalmente in vigore 15 giorni dopo la sua emissione, ma i cittadini devono già prepararsi. Non appena i targhini saranno materialmente disponibili presso la Motorizzazione o le agenzie autorizzate, scatterà l’obbligo di dotarsene. Solo a quel punto diventerà effettiva anche l’assicurazione per responsabilità civile, già prevista dalla riforma del Codice della Strada del dicembre 2024.
Il contrassegno sarà stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato e avrà elementi di sicurezza anticontraffazione, come la scritta trasparente “M.E.F.” e l’emblema della Repubblica Italiana. In caso di monopattini privi del supporto per la targa posteriore, il decreto prevede l’alternativa di fissarlo sul piantone dello sterzo, mantenendo comunque la visibilità. Un piccolo adesivo, ma dalle grandi implicazioni legali ed economiche.