Gli hanno tolto i poteri, Papa Leone sotto assedio in Vaticano | Una decisione mai vista prima sconvolge la Chiesa

Papa Leone (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

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Una decisione storica rimescola le carte in Vaticano, cambiando radicalmente la gestione economica interna della Santa Sede.

Negli ultimi tempi, dentro le mura del Vaticano, qualcosa sembra muoversi. Si percepisce un certo fermento, quasi come se si stesse preparando un cambio di passo. Non si parla solo di fede o dottrina, ma di come la Chiesa gestisce le sue risorse, le sue strutture, il suo modo di stare nel mondo.

Una trasformazione silenziosa, ma tutt’altro che secondaria. E quando si tocca l’economia, si sa, le reazioni non mancano. Da tempo si discute sulla necessità di rivedere le modalità con cui il Vaticano amministra i propri fondi.

Tra chi invoca più trasparenza e chi teme un’eccessiva “aziendalizzazione”, il tema resta scottante. Del resto, quando parliamo di investimenti, patrimoni e bilanci, non stiamo solo parlando di numeri: c’è in gioco la credibilità stessa della Chiesa, specie in un’epoca dove ogni movimento viene passato al microscopio.

Alcuni interventi fatti in passato – spesso accolti con favore, altre volte con non poca perplessità – hanno già mostrato la volontà di rinnovamento. Il tentativo è sempre stato quello di trovare un equilibrio tra il rispetto della tradizione e le esigenze di un mondo che cambia. È un terreno delicato, insomma, e ogni passo va misurato.

Una svolta importante

Come riporta RaiNews.it, con la Lettera Apostolica “Coniuncta cura. Sulle attività di investimento della Santa Sede”, Papa Leone XIV ha stabilito che la gestione finanziaria del Vaticano non sarà più esclusiva dello IOR. Il documento abroga il Rescriptum del 2022 e introduce un principio di “corresponsabilità” tra le istituzioni curiali coinvolte negli investimenti. Questo approccio riflette quanto previsto dalla Costituzione Apostolica Praedicate Evangelium, che promuove una gestione più condivisa e coordinata delle attività economiche della Santa Sede.

Nel testo si legge che “corresponsabilità nella communio” è un principio guida per il servizio della Curia Romana. Il Papa ha approvato integralmente le raccomandazioni del Consiglio per l’Economia, dopo aver ascoltato anche il parere di esperti del settore. L’obiettivo è consolidare e chiarire i ruoli e le competenze di ogni istituzione coinvolta, promuovendo una dinamica di collaborazione e sinergia tra i diversi organi della Santa Sede.

Il Vaticano (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Il Vaticano (Depositphotos foto) – www.insolenzadir2d2.it

Nuove regole per gli investimenti vaticani

La Lettera Apostolica chiarisce che le attività di investimento della Santa Sede dovranno seguire le linee guida definite dal Comitato per gli Investimenti e rispettare la Politica di investimento approvata. Ogni decisione dovrà essere in linea con l’articolo 219 della Praedicate Evangelium, che regola l’uso delle risorse dedicate alle finalità della Santa Sede. Si punta così a una maggiore coerenza e trasparenza nelle operazioni finanziarie, allineate agli obiettivi e ai principi etici dell’istituzione.

Il documento precisa inoltre che l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica farà “generalmente” uso dello IOR per gestire gli investimenti, ma potrà anche rivolgersi ad altri intermediari, compresi quelli stabiliti fuori dallo Stato vaticano, se ritenuti più adeguati. Questa possibilità è subordinata alle valutazioni degli organi competenti, come previsto dagli statuti del Comitato per gli Investimenti.