FISCO TRAPPOLA – Paghi anche gli interessi già saldati: la nuova regola rovina la Rottamazione | Scoppia il caso retroattivo

Rottamazione allarme fisco (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Paura tra i contribuenti: cifre maggiorate per chi ha aderito alla Rottamazione: cresce il malumore tra i contribuenti.
Molti italiani pensavano di aver chiuso definitivamente i conti con il fisco grazie alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali. Al contrario, in questi giorni stanno ricevendo nuove comunicazioni con importi inaspettatamente più alti, che stanno creando confusione e allarme.
Il piano che avrebbe dovuto rappresentare una seconda occasione per i contribuenti, sembra ora diventare una sorpresa amara.
Le nuove cifre sono accompagnate da una spiegazione tecnica difficile da decifrare, che ha lasciato spiazzati anche i più attenti.
Chi si era visto decadere dalla Rottamazione quater e ha chiesto la riammissione entro i termini stabiliti, sta ora scoprendo di dover affrontare rate ben più elevate rispetto al piano iniziale. Un dettaglio che, al momento dell’adesione, non era stato percepito in tutta la sua portata.
Rate più elevate: cosa sta succedendo
La differenza economica non è marginale. Alcuni cittadini segnalano che l’importo da versare è cresciuto in maniera significativa, pur avendo già effettuato dei pagamenti. La spiegazione, per molti, non è solo tecnica: si ha la sensazione di una modifica delle regole a posteriori, proprio nel momento in cui si pensava di aver rispettato i termini della sanatoria. Questo alimenta sospetti e malcontenti diffusi.
Non si tratta solo di un errore di calcolo o di comunicazione. Il nodo centrale sembra essere una nuova interpretazione normativa che impatta il conteggio degli interessi. Le regole applicate alla riammissione appaiono, per alcuni, come una vera e propria trappola a orologeria, in grado di vanificare gli sforzi fatti per mettersi in regola.

Come funziona il nuovo calcolo degli importi
L’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i contribuenti riammessi alla Rottamazione quater dovranno fare i conti con un doppio peso: da un lato le rate non saldate prima della decadenza, dall’altro gli interessi retroattivi calcolati sull’intero debito, anche su quanto era già stato regolarmente versato. Dal 1° novembre 2023, infatti, è stato applicato un tasso del 2% annuo su tutte le somme, creando una maggiorazione che, in alcuni casi, può superare il 30% dell’importo originario.
Secondo quanto riportato da Money, questo meccanismo è previsto dalla legge e fa parte delle condizioni di riammissione. La novità più controversa è che anche i pagamenti effettuati prima della decadenza vengono “rivalutati” con l’inclusione di interessi. Per chi decide di pagare a rate, ulteriori interessi saranno applicati a partire dal secondo versamento, rendendo il carico finale ancora più elevato.