“Evacuare immediatamente”, chi vive nelle isole deve immediatamente andare via: l’allerta Tsunami è arrivata | Situazione pericolosissima

Tsunami in corso (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Tsunami in corso (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Massima allerta sulle isole, autorità invitano a lasciare le zone costiere per evitare rischi legati al possibile arrivo di onde anomale.

Certe volte, basta uno sguardo al mare per capire che qualcosa non va. Ecco, in queste ore, chi vive nelle isole ha iniziato a notare cose strane. L’acqua che si ritira troppo in fretta, silenzi che fanno venire i brividi, e poi quelle comunicazioni ufficiali che non lasciano spazio a dubbi.

Quando le sirene iniziano a suonare, non c’è più tempo da perdere. In ambienti così delicati, ogni decisione presa in ritardo può diventare pericolosa. Le vie di fuga sono limitate, il tempo è poco, e la geografia non aiuta.

Chi vive vicino al mare lo sa bene: in questi casi bisogna salire, trovare un punto più alto e non voltarsi indietro. Anche se magari, ecco, ti sembra che non stia succedendo niente di davvero grave. Eppure basta poco, anzi pochissimo.

Un’onda partita da migliaia di chilometri di distanza può arrivare con una forza e una velocità che nessuno si aspetta. Il mare si muove, cambia, si trasforma, e può farlo all’improvviso. E allora meglio fidarsi di chi ne sa di più, di chi monitora quei movimenti in profondità e capisce i segnali prima che sia troppo tardi.

Le zone più a rischio tengono il fiato sospeso

Non sempre, però, le avvisaglie sono visibili. A volte succede tutto sotto la superficie. Il punto è proprio questo: quando ti dicono di spostarti, lo fai. Non importa se il cielo è sereno o se l’acqua sembra calma. Meglio prevenire, anche se poi magari era solo un falso allarme. Però, ecco, stavolta non lo è.

La Protezione Civile ha pubblicato un messaggio, su X (sì, l’ex Twitter), in cui avverte che il pericolo è ancora presente. Non tornate nelle aree evacuate, dice il post, finché l’allerta non sarà ufficialmente chiusa. Anzi, è probabile che le prossime onde siano anche più alte. Per sicurezza, si consiglia di andare almeno a 30 metri sopra il livello del mare, o comunque nell’entroterra.

Illustrazione di uno tsunami (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Illustrazione di uno tsunami (Depositphotos foto) – www.insolenzadir2d2.it

 

Tutto parte da qui

Un terremoto devastante, uno dei più forti degli ultimi anni — parliamo di una magnitudo di 8.8 — ha scosso la penisola della Kamchatka, in Russia, mercoledì notte. L’impatto è stato talmente potente da scatenare onde che si sono spinte fino alle Hawaii, dove le prime hanno già colpito alcune zone costiere. A Kahului, su Maui, si sono toccati quasi 1,8 metri. Un po’ meno, ma comunque preoccupante, a Hilo. Josh Green, il governatore delle Hawaii, ha detto chiaramente che non è finita qui.

Durante una conferenza stampa, come riporta Euronews, ha spiegato che si è osservato un ritiro delle acque — uno di quei segnali che chi vive lì conosce bene. È quel momento in cui il mare “si carica”, diciamo così. E quando torna… beh, meglio non esserci. Intanto, ci sono state evacuazioni a Ewa Beach e lungo la Kunia Road, a Oahu. Anche i voli da e per Maui sono stati sospesi per precauzione. E non finisce lì: in California, lungo la costa, si sono registrate onde di mezzo metro, e gli allarmi sono partiti anche in Alaska, in Giappone, su molte isole del Pacifico.