Elettrodomestici spenti, questi consumano lo stesso | Se non stacchi la spina spendi oltre 300€ in più all’anno solo per colpa loro

Presa staccata bollette (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Questi elettrodomestici, anche se spenti, continuano a consumare energia e a far lievitare la bolletta mensile in modo invisibile.
Le abitudini domestiche più comuni, quelle che di solito non mettiamo mai in discussione, nascondono talvolta costi invisibili. Una di queste riguarda proprio gli elettrodomestici: lasciarli attaccati alla corrente anche quando sembrano spenti può sembrare innocuo, ma ha un impatto reale sulle spese energetiche. In molti casi, si tratta di consumi continui e silenziosi che si accumulano giorno dopo giorno.
Dietro la comodità di accendere la TV con un clic o trovare il modem già pronto, si cela un fenomeno sempre più diffuso: il consumo in stand-by. Diversi apparecchi elettronici, anche se non operativi, continuano ad assorbire energia per essere “pronti” all’uso. Questo stato di sospensione ha un nome preciso: consumo fantasma. E la parola dice tutto.
Non è solo una questione di pochi spiccioli. Nelle nostre case convivono spesso decine di dispositivi, ognuno con il proprio piccolo consumo, che sommati rappresentano un peso tutt’altro che trascurabile. Stampanti, console, router, macchine del caffè, speaker smart: ogni giorno restano connessi e continuano a sottrarre corrente alla rete, anche quando non ci facciamo caso.
E mentre i prezzi dell’energia salgono, come accaduto negli ultimi mesi, ignorare questi dettagli significa rinunciare a un margine di risparmio che invece potremmo facilmente recuperare. Un gesto semplice come staccare una spina può diventare un’abitudine virtuosa. Ma prima bisogna capire quanto davvero ci costa lasciare tutto collegato.
Il problema nascosto dietro lo stand-by
Come riporta Fanpage, alcuni dispositivi hanno consumi sorprendenti anche quando sono apparentemente inattivi. Un lettore DVR può arrivare a costare quasi 33 euro all’anno solo per restare in stand-by, e anche un impianto audio o un sistema desktop contribuiscono in modo significativo alla spesa. Tutto questo considerando una tariffa tra le più basse: con i prezzi attuali, l’impatto può essere ben più alto.
Ci sono poi apparecchi che non si spengono mai del tutto, come modem e router, che restano connessi 24 ore su 24. I caricabatterie dimenticati nelle prese, ad esempio, continuano ad assorbire energia anche se non stanno alimentando alcun dispositivo.

Il consumo fantasma che svuota il portafoglio
Anche i dispositivi più moderni, come le lampadine smart, contribuiscono a questo consumo nascosto. Un solo bulbo intelligente può usare fino a 0,6 watt da spento, ma il suo sistema di controllo supera i 2 watt. E se pensiamo a quante lampade ci sono in una casa, è facile capire come questo dettaglio apparentemente trascurabile possa incidere in modo concreto.
Il forno a microonde è un altro esempio: oltre 3 watt all’ora solo per essere collegato, che diventano più di 25 se si lascia lo sportello aperto. Anche laptop in sospensione, console di gioco inattive e macchinette del caffè spente solo a metà fanno la loro parte. Sono consumi invisibili che, messi insieme, generano un effetto domino sulla bolletta. E agire è più semplice di quanto si pensi.