Docenti cercasi: oltre 58.000 cattedre da coprire urgentemente | Offriamo posti a tempo indeterminato: si inizia da subito
Concorso per insegnanti nelle scuole le novità (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Migliaia di cattedre scoperte, il sistema scolastico italiano corre ai ripari con nuove modalità e tempi strettissimi.
In molte scuole italiane l’anno scolastico è cominciato con una corsa contro il tempo. Dirigenti e segreterie cercano di tamponare le carenze in organico, mentre cresce la pressione per garantire una didattica continua e di qualità. L’emergenza docenti è ormai strutturale e coinvolge ogni ordine e grado d’istruzione, con picchi di criticità in alcune regioni e settori specifici come il sostegno.
L’instabilità delle cattedre ha effetti diretti sul rendimento degli studenti e sul carico di lavoro degli insegnanti già in servizio. Molti sono costretti a coprire più classi o a gestire supplenze improvvise. L’incertezza sulle nomine e la difficoltà nel reperire personale abilitato stanno mettendo in discussione la tenuta del sistema. Tutto questo avviene mentre aumentano le richieste di insegnanti con competenze sempre più specifiche e aggiornate.
Le università e i percorsi abilitanti non riescono a stare al passo con la domanda, e il ricambio generazionale nel corpo docente non avviene in modo ordinato. Molti giovani evitano l’insegnamento come scelta professionale, disincentivati da selezioni complesse e prospettive incerte. Intanto, i pensionamenti continuano ad aumentare, lasciando scoperte migliaia di ore di lezione.
In questo contesto frammentato, ogni nuovo bando rappresenta sia una speranza che una sfida. Le selezioni per i posti a tempo indeterminato attirano migliaia di candidati, ma spesso si scontrano con vincoli tecnici, tempistiche ristrette e malcontento sindacale. Il nuovo concorso nazionale per docenti arriva quindi in un momento decisivo per la scuola italiana.
Una procedura con ritmi serrati e regole definite
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito è pronto a pubblicare il bando del concorso Pnrr 3, con circa 58.000 posti disponibili nel triennio 2025-2028. Le cattedre saranno suddivise tra scuola primaria, infanzia e secondaria, includendo anche i posti di sostegno. Il bando dovrebbe uscire entro ottobre o novembre 2025, con le prove scritte previste entro dicembre e le graduatorie da completare entro giugno 2026, per rispettare le scadenze del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
I candidati dovranno affrontare una prova scritta computer-based da 50 quesiti e un orale con colloquio disciplinare e lezione simulata. Per accedere sarà necessario possedere titoli specifici, ma sono previste deroghe per chi ha già insegnato. Come ricorda QuiFinanza, le domande potranno essere presentate per soli 20 giorni, rendendo cruciale la preparazione in tempi rapidi.
Una selezione ampia ma non priva di critiche
Le reazioni delle organizzazioni sindacali non si sono fatte attendere. Flc Cgil ha espresso forti perplessità sull’efficacia del bando, evidenziando come il nuovo concorso venga proposto senza una chiara analisi delle immissioni in ruolo precedenti e delle graduatorie ancora attive. Vito Carlo Castellana, coordinatore nazionale della Gilda, lo definisce un “concorso fotocopia” che rischia di aggravare le stesse criticità già emerse negli anni passati.
Tra le principali contestazioni figura anche la brevità del periodo per presentare domanda, giudicato insufficiente per garantire assistenza e scelte consapevoli.