Disastro affitti – Stanza singola a 1.264€, monolocale a 2.000€: i costi non sono più sostenibile in queste zone | E i prezzi salgono ancora

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Affitti prezzo elevato (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Gli affitti continuano a crescere, con differenze sorprendenti tra città italiane ed europee: i costi non sono mai stati così alti.

Il tema degli affitti non smette di generare discussione, soprattutto tra studenti e giovani lavoratori in cerca di una sistemazione. Negli ultimi anni, il costo delle stanze singole ha mostrato oscillazioni importanti, con alcune città che hanno registrato un calo della domanda e altre che, al contrario, hanno visto crescere l’interesse.

Questo andamento rende sempre più evidente quanto la situazione sia differente da un territorio all’altro.

Se da un lato ci sono città in cui le richieste si sono ridotte sensibilmente, dall’altro esistono aree urbane che continuano ad attrarre chi cerca una sistemazione, con effetti diretti sui canoni.

Venezia, ad esempio, è una delle poche realtà che ha visto un incremento della domanda, a fronte di città come Torino o Bologna dove la frenata è stata marcata. Questa altalena tra ribassi e rialzi crea scenari contrastanti per chi si trova a dover decidere dove abitare.

Tra record italiani e confronto con l’estero

Guardando ai dati più recenti, Milano si conferma la città più cara per una stanza singola, con una media di 732 euro al mese, seguita da Bologna e Firenze, dove il canone si aggira rispettivamente sui 632 e 606 euro. Roma, pur restando tra le più onerose, si ferma a 575 euro. In coda, tra le grandi città universitarie, si trovano Torino e Verona, dove è ancora possibile trovare soluzioni sotto i 500 euro.

Fuori dai confini italiani, però, i numeri crescono ancora. Amsterdam guida la classifica con quasi 1.000 euro al mese per una stanza, seguita da L’Aia e Rotterdam. Anche città tedesche come Monaco e Amburgo mantengono costi elevati, mentre Parigi resta sopra la soglia dei 700 euro. Come sottolinea Sky Tg24, tutte queste realtà si collocano ben al di sopra della media italiana, con l’unica eccezione di Milano che si avvicina alle capitali europee più care.

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Prezzo affitti a Milano (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Milano al centro del cambiamento

Se per anni la città lombarda è stata simbolo di rincari costanti, negli ultimi mesi si osserva un’inversione di tendenza. I dati dell’Osservatorio SoloAffitti segnalano infatti un calo marcato della domanda, diminuita del -63,8% dal 2022 al 2025, a fronte di un aumento dell’offerta del +38%. Questa nuova dinamica sta iniziando a influenzare anche i prezzi.

Dopo i rialzi che avevano portato i canoni medi a oltre 1.300 euro nel 2023, nel 2024 si è registrata la prima vera flessione. Il costo medio di un monolocale a Milano è sceso a 1.278 euro al mese, segnando un ribasso del 4% rispetto all’anno precedente. Una variazione che, pur non riportando i prezzi a livelli accessibili, segna un passaggio importante in un mercato che per troppo tempo aveva conosciuto soltanto aumenti.