Data di scadenza, tutti guardano la data in grande: ma il trucco è scritto in piccolo | Hai buttato via 400€ senza accorgertene

Confezioni che fanno perdere soldi (Canva Foto) - insolenzadir2d2.it
C’è un trucco che potrebbe mettere a rischio il tuo portafoglio quando fai la spesa e gestisci la dispensa. Ecco come funziona ora!
Lo spreco alimentare potrebbe essere alimentato anche da alcune strategie che puntano ad aumentare i consumi. Secondo voci di corridoio, alcune pratiche aziendali, come la sovrapproduzione o l’influenza sulle abitudini di acquisto, potrebbero spingere i consumatori a comprare più di quanto necessario. Stiamo per rivelare uno di questi trucchi.
Le aziende possono sfruttare tecniche di marketing che potrebbero portare i consumatori a percepire una necessità che non esiste. La pubblicità continua e le offerte di super sconto possono far credere che l’acquisto in grandi quantità è un affare.
Un altro trucco che potrebbe essere usato da alcune aziende consiste nel ridurre la durata di conservazione di alcuni prodotti. Così i consumatori si sentono obbligati ad acquistare o consumare. Come difenderti?
Le aziende potrebbero usare imballaggi più grandi o ridondanti per far sembrare che stai ottenendo di più. Questo può portare a un consumo eccessivo e a un conseguente spreco. Stiamo per rivelare una pratica che potrebbe lasciarti senza parole.
Come difenderti
Secondo alcune voci di corridoio, uno degli sprechi alimentari più comuni è l’acquisto compulsivo, alimentato da confezioni attraenti o da offerte promozionali come il 3×2. Le aziende potrebbero utilizzare design di packaging colorati e accattivanti per attirare l’attenzione dei consumatori.
Le promozioni 3×2 sembrano allettanti, ma spingono ad acquistare quantità maggiori rispetto a quanto ti serve. Questi acquisti impulsivi aumentano la spesa e portano anche a cibi che finiscono per scadere senza essere consumati. Ecco un altro trucco che stiamo per rivelarti ora! È incredibile!

Cosa devi leggere
Controlla bene se sulla confezione è scritto termine minimo di conservazione o data di scadenza. Questi due termini non sono sinonimi o uguali. Saperli distinguere serve per evitare sprechi e risparmiare. Il termine minimo di conservazione indica la data fino alla quale il prodotto mantiene le sue caratteristiche, come il sapore e l’odore. Dopo quella data, potrebbe perdere qualità, ma il cibo può ancora essere consumato in sicurezza. È il caso di alimenti come biscotti, pasta e conserve. La dicitura che trovi è: “Da consumarsi preferibilmente entro”.
La data di scadenza, invece, è usata per alimenti più deperibili, come carne e latticini, che potrebbero essere pericolosi per la salute una volta superato quel termine, con il rischio di sviluppare batteri dannosi. In questi casi, è meglio evitare di consumare il prodotto, anche se sembra ancora in buone condizioni. Se non fai attenzione a queste differenze, rischi di buttare cibo ancora buono e di sprecare denaro. Per evitare questi errori e risparmiare, è importante leggere con attenzione le etichette. La notizia arriva da Lifegate.