Carburanti, da oggi STOP al diesel in queste stazioni | Se fai rifornimento scatta subito la multa da 7.746€
Stop al diesel (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Da oggi non puoi più fare rifornimento di gasolio in queste stazioni: la nuova legge blocca le auto, cosa sta succedendo.
Il mondo dei carburanti non è mai stato così osservato come negli ultimi anni. Prezzi altalenanti, nuove normative e controlli più frequenti stanno cambiando le abitudini di chi guida. Ogni scelta diventa importante e non sempre ciò che appare come un semplice risparmio lo è davvero.
Esistono infatti combustibili che a prima vista sembrano simili a quelli utilizzati ogni giorno dagli automobilisti. Eppure, dietro a queste differenze apparentemente minime, si nascondono regole ben precise che non tutti conoscono. Ignorarle può portare a spiacevoli conseguenze che vanno ben oltre una semplice sanzione.
Non si tratta solo di una questione tecnica o di caratteristiche meccaniche. Alcuni carburanti hanno una destinazione esclusiva, pensata per settori specifici. Ogni litro erogato è sottoposto a un sistema di controllo accurato, studiato per evitare abusi e per garantire condizioni eque tra chi lavora seguendo le regole.
A distinguerli c’è spesso un dettaglio immediatamente riconoscibile, come la colorazione o la presenza di additivi particolari. Nonostante ciò, i tentativi di utilizzo scorretto non sono mancati e hanno portato a un irrigidimento dei controlli da parte delle autorità, decise a contrastare ogni forma di abuso.
Il confine sottile tra convenienza e illecito
Chi sceglie di utilizzare un carburante pensato per altri scopi compie una violazione vera e propria. Il suo costo ridotto può trarre in inganno, ma il risparmio è solo apparente. La legge stabilisce chiaramente chi può acquistarlo e in quali casi può essere impiegato, limitandone l’uso esclusivamente a determinate attività e macchinari.
Come sottolinea anche Digas, la normativa fa riferimento al Testo Unico delle Accise e non lascia margini di interpretazione. Le regole hanno un obiettivo preciso: tutelare chi lavora nel settore di riferimento e impedire distorsioni di mercato che danneggerebbero gli operatori onesti.
Quando la multa supera ogni risparmio
Chi viene sorpreso ad alimentare un veicolo con questo carburante rischia molto più di quanto possa immaginare. La sanzione minima è di 7.746 euro, ma può arrivare a dieci volte l’imposta evasa. Non solo: è prevista anche la reclusione da sei mesi a tre anni, un deterrente che mostra la severità con cui lo Stato contrasta questo comportamento.
A queste pene si aggiunge l’obbligo di pagare la differenza tra l’accisa agevolata e quella ordinaria, moltiplicata per i litri utilizzati in modo improprio. I controlli, effettuati periodicamente dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, dimostrano che l’attenzione resta alta. Un messaggio chiaro per tutti: cercare scorciatoie sul carburante non porta alcun vantaggio, solo conseguenze pesanti.