Busta paga, ti tolgono 400€ dal mese di maggio: c’è una tassa nascosta ogni volta che resti in ufficio oltre l’orario | controlla questo numero

400 euro in meno in busta paga illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
In busta paga da maggio potresti notare un taglio imprevisto: ecco cosa può ridurre il tuo guadagno anche se lavori di più.
Il momento in cui si riceve la busta paga è sempre delicato. C’è chi la attende con ansia e chi, invece, la osserva con sospetto, cercando di capire se tutto è andato come previsto.
A volte, però, la cifra finale può lasciare perplessi, soprattutto se si è fatto qualche ora in più in ufficio. Il paradosso? Lavorare di più non sempre equivale a guadagnare di più.
Molti dipendenti si sono accorti che, a fronte di numerose ore di straordinario, il saldo netto non cambia granché. Una situazione che, mese dopo mese, crea frustrazione e genera interrogativi legittimi.
È davvero possibile che il lavoro extra non venga valorizzato come ci si aspetta? Oppure c’è qualcosa di meno visibile che incide pesantemente?
Lavori il doppio ma guadagni la metà: cosa sta succedendo
La risposta è nella struttura stessa della retribuzione. Quando si supera l’orario ordinario, la paga oraria viene sì maggiorata, ma entra in gioco un altro fattore meno evidente: la tassazione. Non tutti lo sanno, ma le ore aggiuntive possono spingere il reddito in fasce più alte, facendo crescere la pressione fiscale e riducendo il beneficio netto.
Soprattutto da maggio, questa dinamica potrebbe risultare ancora più evidente per chi ha aumentato la propria disponibilità a fare straordinari, pensando di incrementare sensibilmente il proprio stipendio. In realtà, i numeri dicono altro.

Quando lavorare di più fa guadagnare meno
Secondo una simulazione riportata da Money, se un dipendente accumula ogni mese circa 20 ore di straordinario, può maturare un compenso lordo aggiuntivo di circa 600 euro. Tuttavia, su questo importo si applicano sia l’Irpef ordinaria sia i contributi previdenziali. La tassazione effettiva può variare, ma spesso si attesta tra il 35% e il 50%. Il risultato? Il lavoratore potrebbe ritrovarsi con un mancato guadagno fino a 400 euro netti.
Questa cifra, invisibile sulla carta ma concreta in tasca, rappresenta una sorta di “tassa nascosta” che colpisce chi decide di fermarsi oltre l’orario. In pratica, ogni ora extra lavorata può pesare più di quanto si immagini, soprattutto se cumulata mese dopo mese. Non si tratta di un errore o di un’anomalia, ma di un effetto diretto del meccanismo fiscale applicato al reddito complessivo. E da maggio in poi, sarà sempre più importante controllare bene questo numero in busta paga.