Bonus lavoro, il Governo regala fino a 75.000€ | Domande aperte da ogg: disoccupati, giovani e donne
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Via alle richieste per un bonus da 75.000 euro: a chi è destinato e come fare richiesta, scopri tutti i dettagli.
Nel mondo del lavoro attuale, l’accesso alle opportunità resta spesso un privilegio, soprattutto per chi si trova in condizioni di fragilità o marginalità. Giovani senza impiego, donne fuori dal mercato e persone inattive vivono uno scenario dove il talento rischia di restare inespresso. Molti si chiedono quali strumenti concreti siano davvero disponibili per superare questi ostacoli.
Negli ultimi mesi, si è parlato molto di misure per favorire il rientro e l’inclusione attiva nel mondo del lavoro. Ma oltre ai grandi annunci, sono i dettagli operativi a fare la differenza. Chi ha provato ad accedere a bonus o sussidi conosce bene la complessità delle procedure. Nonostante ciò, una nuova iniziativa pubblica potrebbe cambiare lo scenario.
Un’attenzione particolare viene riservata a chi è disposto a scommettere su se stesso. Alcuni programmi non si limitano più a sostenere chi cerca un impiego, ma puntano su chi vuole crearne uno. In questo contesto, l’autoimpiego diventa una leva strategica per generare sviluppo personale ed economico.
Ciò che rende questo nuovo strumento diverso da altri è la sua struttura flessibile e l’accompagnamento previsto per chi intraprende il percorso. Non si tratta solo di un finanziamento una tantum, ma di un vero supporto al progetto imprenditoriale. Ecco perché l’accesso alla piattaforma, attivo dal 15 ottobre, ha già attirato l’attenzione di molti.
Un’opportunità pensata per chi parte da zero
Dal 15 ottobre 2025 è attivo sul sito di Invitalia il portale per presentare domanda per gli incentivi autoimpiego. Come spiega Money, l’obiettivo del piano è sostenere i giovani under 35 senza occupazione in un percorso verso l’imprenditorialità. Il programma si rivolge a chi si trova in condizioni di disoccupazione, inattività o marginalità, offrendo risorse economiche, formazione e supporto operativo.
La procedura si articola in più passaggi, a partire dalla selezione del piano tra “Autoimpiego Centro-Nord” e “Resto al Sud 2.0”. L’accesso avviene tramite SPID, CIE o CNS, e prevede l’inserimento di dati, la scelta dell’incentivo e l’accettazione dell’informativa privacy. I percorsi sono studiati per adattarsi alle diverse realtà imprenditoriali, dalle ditte individuali ai liberi professionisti.

Fino a 75.000 euro per chi avvia un’attività
Il cuore del provvedimento sta nei contributi concessi. Chi presenta un progetto approvato può ricevere un voucher di avvio fino a 50.000 euro: 40.000 in caso di spese innovative, 30.000 negli altri. A questo si sommano contributi a fondo perduto che coprono fino al 65% delle spese per investimenti tra 120.000 e 200.000 euro. In alcuni casi si può raggiungere una copertura complessiva di 75.000 euro, soprattutto se si sceglie il percorso “Resto al Sud 2.0”.
Il pacchetto comprende anche finanziamenti per formazione, accompagnamento alla gestione e sviluppo di competenze. Non è solo un aiuto economico: è un progetto per creare autonomia lavorativa e sostenere chi ha idee ma non risorse. Le domande sono ufficialmente aperte, ma i fondi disponibili potrebbero attrarre un numero molto alto di richieste.
