“Bonus donne, è sì”: 6000 euro per tutte, INPS sgancia i soldi, richiederli è facilissimo

Bonus INPS

Bonus INPS per le donne illustrazione (Canva foto) - insolenzadir2d2.it

Bonus donne, è sì: un nuovo sostegno economico rilancia l’indipendenza femminile, l’iniziativa sorprendente dell’Inps.

In un momento storico in cui il tema dell’autonomia femminile torna al centro del dibattito sociale, emergono iniziative istituzionali capaci di fornire risposte immediate e concrete.

Non si tratta solo di misure economiche, ma di azioni simboliche e pratiche che mirano a cambiare la traiettoria della vita di molte donne. Tra le righe di un’ordinanza, si può intravedere l’apertura di una nuova possibilità.

Le opportunità che si stanno delineando vanno oltre il semplice sostegno economico: rappresentano un invito alla ricostruzione personale, alla libertà di scelta, alla dignità.

Non è un caso se, negli ultimi giorni, si parla di un’iniziativa che sembra aprire uno spiraglio concreto per chi vive o ha vissuto esperienze di fragilità profonda. Una misura che, per la sua impostazione, punta dritta al cuore del problema.

Bonus per promuovere l’indipendenza

Molte donne, pur avendo necessità di aiuto, non riescono ad accedere ai fondi previsti a causa di ostacoli burocratici o della mancanza di informazioni. Per questo motivo, la collaborazione tra servizi territoriali e istituzioni diventa essenziale. Il valore di queste reti locali si misura nella capacità di accompagnare le persone passo dopo passo, garantendo accesso, accoglienza e protezione.

In questo contesto, torna d’attualità uno strumento pensato per promuovere l’indipendenza economica e il reinserimento sociale. Non si tratta di un semplice contributo: ciò che conta è il messaggio implicito che veicola. Una conferma, per molte, che uscire da una situazione di vulnerabilità è davvero possibile.

Bonus
Donna con soldi in mano bonus illustrazione (Canva foto) – insolenzadir2d2.it

Una misura per le donne più fragili

Dal 12 maggio 2025 è nuovamente disponibile il “Reddito di Libertà”, l’iniziativa dell’INPS destinata alle donne vittime di violenza in condizioni di povertà. L’aiuto consiste in un contributo massimo di 6.000 euro, suddiviso in dodici mensilità da 500 euro ciascuna. Il fondo è finanziato a livello nazionale con una dotazione di 30 milioni di euro fino al 2026. Come riporta Road Tv Italia, è possibile fare domanda fino al 31 dicembre 2025, a patto che la richiedente sia seguita da un centro antiviolenza riconosciuto o dai servizi sociali.

Per ottenere il bonus è sufficiente compilare il modulo SR208, disponibile sul sito dell’INPS, firmato anche da un rappresentante del centro antiviolenza e da un assistente sociale. Il modulo deve essere consegnato al Comune, che lo inoltrerà all’INPS. Non è richiesto un ISEE né la presenza di figli: questo amplia notevolmente la platea delle beneficiarie. L’erogazione dei fondi segue l’ordine di arrivo delle domande, fino al limite di 10 milioni di euro previsto per il 2025. Anche chi aveva già fatto richiesta senza successo nel 2024 può ripresentarla in questa nuova finestra.