Bonus anziani, le RSA diventano GRATIS | Lo Stato copre la retta a tutti quelli che presentano la documentazione entro novembre

RSA gratis

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Entro novembre va presentata la documentazione per il bonus per anziani: da adesso le RSA sono praticamente gratis! I dettagli.

La nostra è una nazione che sta invecchiando rapidamente e in cui le famiglie si trovano sempre più frequentemente a dover affrontare le spese di un’assistenza continua.

In tal senso, la questione della cura per gli anziani riemerge come un tema fondamentale. Le residenze sanitarie assistenziali costituiscono un’importante risorsa per coloro che non possono più assicurarsi l’autonomia nella vita quotidiana.

Tuttavia, frequentemente, le spese relative a queste strutture ricadono completamente sulle famiglie, provocando difficoltà finanziarie e disuguaglianze.

Il diritto alla salute, protetto dalla Costituzione, dovrebbe assicurare a ogni cittadino l’accesso a cure e assistenza appropriate, senza differenze legate al reddito.

Una decisione importante

Tuttavia, la differenza tra assistenza sanitaria e assistenza sociale ha a lungo creato incertezze, specialmente nei casi di malattie degenerative come l’Alzheimer. In accordo con questa linea di demarcazione, come indica Fanpage, il Tribunale di Milano ha deciso che per i pazienti con Alzheimer, il costo delle RSA deve essere completamente sostenuto dal Servizio sanitario nazionale.

La scelta si fonda sul concetto che, in queste situazioni, non è possibile separare le prestazioni mediche da quelle assistenziali, in quanto l’una è strettamente connessa all’altra. La Corte ha fatto riferimento all’articolo 30 della legge 730 del 1983, il quale attribuisce al fondo sanitario nazionale le attività di rilevanza sanitaria che sono collegate a quelle socio-assistenziali. Un decreto successivo, emesso nel 2001, ha successivamente specificato che i servizi sociali di importanza sanitaria devono essere offerti senza alcun costo.

Alzheimer
Per chi soffre di Alzheimer (canva.com) – www.insolenzadir2d2.it

Il caso e le mancanze

Il caso in questione riguardava Marco Gaito, un cittadino che, a partire dal 2018, ha contestato l’obbligo di pagare 26 mila euro per la retta della madre, la quale soffre di Alzheimer e vive in una residenza sanitaria assistenziale. Terminato un prolungato processo legale, concluso con un rinvio della Cassazione, la Corte d’appello ha infine approvato il suo appello, annullando l’obbligo di pagamento. La scelta costituisce sicuramente un importante punto di riferimento, poiché ribadisce il dovere del sistema sanitario di fornire cure e supporto ai pazienti affetti da Alzheimer, senza imporre oneri alle famiglie.

Tuttavia, la decisione mette in luce una mancanza nella legislazione: la mancanza di una normativa chiara costringe i cittadini a cercare giustizia nei tribunali per ottenere il riconoscimento dei propri diritti. Come evidenziato da Fanpage, finché non sarà stabilita una normativa chiara e uniforme, ogni situazione dovrà essere esaminata singolarmente, comportando tempi prolungati e procedure intricate. Si spera pertanto che questa scelta consenta finalmente un cambiamento significativo nella protezione delle persone con Alzheimer e delle loro famiglie.