BLOCCO TARI, per queste case è azzerata | Te la paga lo Stato basta rientrare nelle corrette categorie

Bonus tari (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Dal 2026 addio alla tassa sui rifiuti: la TARI diventa un vecchio ricordo, scopri come evitare di pagarla nei prossimi mesi.
Nei bilanci familiari, una delle spese meno considerate ma costanti è quella legata ai rifiuti. La Tari, infatti, pesa in modo diverso a seconda dei Comuni e delle dimensioni del nucleo, diventando spesso un onere significativo per chi vive in condizioni economiche difficili. Non stupisce quindi che ogni intervento di riduzione di questa voce sia atteso con interesse.
Negli ultimi anni si è parlato molto dei bonus sociali introdotti per alleggerire i costi delle utenze domestiche. Energia elettrica, gas e acqua hanno visto meccanismi di sostegno pensati per proteggere le famiglie più fragili. Il tema dei rifiuti, però, era rimasto finora in secondo piano, senza strumenti specifici che garantissero un aiuto mirato.
Questa mancanza ha creato un divario che diventava evidente soprattutto nei contesti urbani più popolosi, dove le tariffe risultano più elevate. In tali situazioni, la Tari rappresentava un peso difficile da sostenere per molti nuclei familiari già alle prese con altre spese incomprimibili.
Da tempo le associazioni dei consumatori chiedevano un intervento ad hoc, capace di inserire anche la tassa sui rifiuti nel quadro dei sostegni sociali. Dopo anni di richieste, qualcosa si muove: il sistema delle agevolazioni sta infatti per essere esteso proprio a questo ambito.
Una misura che amplia i bonus sociali
A partire dal 2026 prenderà avvio un nuovo strumento che permetterà a circa 4 milioni di famiglie in condizioni di svantaggio economico di ottenere una riduzione della Tari. Come spiega Il Sole 24 Ore, il beneficio consisterà in uno sconto pari al 25% della tariffa dovuta, calcolato sul totale annuale e applicato automaticamente.
Il meccanismo non richiederà domande o procedure complesse: basterà aver presentato la dichiarazione Isee all’Inps, con valori inferiori a 9.530 euro, o fino a 20mila euro per i nuclei con almeno quattro figli a carico. L’agevolazione sarà quindi cumulabile con i bonus già attivi su luce, gas e acqua.

Come funzionerà il nuovo bonus rifiuti
Il beneficio scatterà per la prima volta nel 2026, ma verrà calcolato sui dati Isee relativi al 2025. L’Arera, l’Autorità per l’energia, le reti e l’ambiente, ha definito le modalità operative: i gestori locali dovranno riconoscere lo sconto entro la prima rata utile del 30 giugno dell’anno successivo. In caso di incapienza, la riduzione sarà spalmata sulle rate successive.
Ogni famiglia potrà beneficiare di un solo bonus per anno di competenza, e sarà compito dei gestori applicare correttamente la riduzione. Il monitoraggio sarà affidato ad Arera, con dati forniti dai Comuni tramite l’Anci. Si tratta dunque di un passo importante verso una maggiore equità, che introduce per la prima volta un sostegno concreto anche sulla tassa dei rifiuti urbani.