Blocco auto in mezza Italia, queste targhe non possono più circolare | Multe anche fino a 5.000€

Targhe auto (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

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Disposizioni e regole sulle targhe auto: divieti, esclusioni e sanzioni molto salate per chi non le rispetta.

Le targhe automobilistiche non rappresentano solo un elemento tecnico, ma costituiscono il vero e proprio “nome” di un veicolo. Senza di esse, la circolazione su strada risulterebbe impossibile, così come l’identificazione legale del mezzo.

Proprio per questo, ogni variazione o divieto relativo alla loro composizione suscita sempre grande attenzione per quanto riguarda la circolazione. Spesso si tende a sottovalutare quanto la targa sia essenziale nella vita di un’automobile.

E’ il documento visibile che la distingue da tutte le altre, accanto al numero di telaio. Anche una minima irregolarità può trasformare la routine di un automobilista in una questione burocratica complessa o, in certi casi, in una vera e propria violazione di legge.

Da tempo le autorità competenti seguono con grande attenzione la materia, fissando criteri rigorosi per la produzione e l’assegnazione delle targhe. E ponendo poi grande attenzione nei controlli su strada. E non si tratta solo di garantire uniformità formale.

Necessità importanti

Si tratta anche di prevenire situazioni che possano creare disagio, confusione o persino offendere la sensibilità pubblica. Va ricordato che una targa danneggiata, scolorita o difficilmente leggibile comporta rischi concreti.

In queste situazioni, oltre alla sanzione, può essere disposto anche il fermo del veicolo, poiché una targa non chiaramente riconoscibile compromette la sicurezza e la tracciabilità del mezzo. La cura di questo dettaglio non è dunque soltanto estetica, ma una reale necessità legale.

Targhe auto (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it
Targhe auto (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Ciascuna violazione comporta conseguenze ben precise

La consegna delle targhe automobilistiche rientra tra le competenze esclusive dell’Istituto Poligrafico dello Stato, che deve procedere entro un massimo di trenta giorni dal rilascio della carta di circolazione. Il regolamento di riferimento definisce non solo i criteri di immatricolazione da riportare sulla targa, ma anche le modalità corrette di collocazione e installazione. Vengono inoltre stabilite le caratteristiche tecniche che la targa deve rispettare, come costruzione, dimensioni, leggibilità e resa cromatica, garantendo uniformità e riconoscibilità su tutto il territorio nazionale.

Il Codice della Strada, come ricordato dal portale Patente.it, vieta in modo assoluto l’applicazione di scritte, sigle o altri elementi che possano generare confusione nell’identificazione del veicolo, soprattutto se tali modifiche alterano il codice alfanumerico della targa. In caso di controlli, se una targa risulta contraffatta o non conforme, la normativa prevede per il proprietario una sanzione amministrativa che può variare da 2.046 a 8.186 euro, con eventuali ulteriori provvedimenti in base alla gravità dell’infrazione. O multe da 5000 euro in su in caso di reati di riciclaggio in cui si altera la targa affinché il veicolo non venga riconosciuto, ex articolo 648-bis del Codice Penale.