AVVISO AI CITTADINI – Liquidazione Banca Popolare: persi 6 miliardi dei risparmiatori: rimborsi respinti | Correntisti disperati

Rischi di perdere fino a 6 miliardi di euro - Insolenzadir2d2.it (DepositPhoto)
Arriva un terribile avviso ai cittadini. C’è la liquidazione della Banca Popolare, con i cittadini che perdono 6 miliardi: cosa succede.
Le banche, come tutte le imprese, potrebbero andare incontro a difficoltà economiche. Nel caso di fallimento, questo può assumere contorni particolarmente delicati perché coinvolge il risparmio di milioni di persone. Una delle principali ragioni per la quale una banca può andare in liquidazione è la perdita di fiducia da parte dei clienti.
Infatti se troppi correntisti decidono di ritirare i propri depositi nello stesso momento, la banca può non avere liquidità sufficiente per soddisfare le richieste, dato che gran parte del denaro è investito in prestiti o attività a lungo termine. Un altro fattore critico riguarda la cattiva gestione del rischio.
Infatti le banche operano prestando denaro ed investendo, ma se lo fanno in modo imprudente possono accumulare perdite importanti. Se queste perdite superano il capitale a disposizione, la banca non è più in grado di coprire i propri debiti e può finire sotto la lente delle autorità di vigilanza.
La liquidazione potrebbe essere anche frutto di truffe, frodi interne o mancanza di controlli adeguati. In questi casi si sommano gravi problemi reputazioni che possono aggravare la crisi. Le autorità di vigilanza così intervengono per verificare se la banca sia in grado di proseguire l’attività. In queste ore è arrivata la terribile notizia per milioni di italiani.
Banca in liquidazione, perdi fino a 6 miliardi: cosa sta succedendo
La vicenda della Banca Popolare di Vicenza, uno dei più gravi crac finanziari della storia italiana recente, si è chiusa in Cassazione con pene ridotte per i principali imputati, tra cui l’ex presidente Gianni Zonin. Nonostante il peso storico e sociale dell’intera faccenda, la sentenza è passata in sordina.
Infatti il crac della banca che ha travolto migliaia di risparmiatori e bruciato miliardi di euro ed è simbolo di una stagione oscura della finanza italiana, in cui il potere economico si intrecciava spesso con quello politico e istituzionale. Le condanne definitive sono arrivate, ma con notevoli sconti di pena.

Crac Banca Popolare di Vicenza, arrivano le condanne: sentenze sorprendenti
Zonin dovrà scontare tre anni e cinque mesi di reclusione, stessa pena dell’ex vicedirettore Andrea Piazzetta, mentre altri dirigenti hanno ottenuto riduzioni o rinvii. Ciò che però ha sorpreso tutti è la lentezza dell’intero processo, iniziato nel 2015 e segnato da diverse omissioni e ritardi.
L’andamento ha sollevato dubbi sull’efficacia del sistema giudiziario e sul suo reale impatto contro la criminalità finanziaria. Un altro aspetto inquietante riguarda il ruolo degli organi di controllo. Bankitalia e Consob, secondo diverse testimonianze, non avrebbero vigilato con l’attenzione necessaria, nonostante fossero state segnalate anomalie già dal 2008. Per questo motivo le sentenze non hanno soddisfatto i milioni di cittadini che hanno perso soldi.