Attenzione in vacanza, paghi fino a 7€ di commissioni POS: prima di pagare chiedi quanto è l’extra | Scopri come evitarle

Pericolo POS

Pagare con il POS in vacanza può essere un rischio che ti costa fino a 7 euro. Scopri ora cosa sta succedendo. (Canva Foto) - insolenzadir2d2.it

Pagare con il POS in vacanza può essere un rischio che ti costa fino a 7 euro. Scopri ora cosa sta succedendo.

La tua vacanza da sogno è stata rovinata. Stai pagando al POS in un locale, un piccolo souvenir o una cena, e… Sullo scontrino, vedi una voce in più: una commissione di 7 euro. L’ansia ti assale: cosa è successo? Sette euro, così, dal nulla, su una transazione che credevi innocua.

Ti senti impotente, bloccato in una situazione che non capisci, con il timore che può ripetersi in un Paese straniero. Ogni acquisto diventa un potenziale rischio, ogni strisciata di carta un lancio di dadi. La spesa imprevista ti brucia e rovina l’atmosfera di relax.

Sette euro sembrano pochi, ma sommati possono fare la differenza. Se ti fosse già successo altre volte senza che te ne accorgessi? La preoccupazione cresce: le tue finanze in vacanza potrebbero essere state dissanguate senza che ne sai niente.

Non lasciare che le commissioni nascoste rovinano la tua serenità finanziaria in viaggio. Stiamo per dirti come puoi difenderti e goderti la tua vacanza senza spiacevoli stangate sul portafoglio. Come difenderti?

Come salvarti

Per evitare spiacevoli sorprese, basta chiedere il prezzo finale con le commissioni incluse prima di consegnare la tua carta di credito se sei in vacanza all’estero. La semplice domanda può farti risparmiare un bel po’ di soldi e fastidi.

Non vergognarti, è un tuo diritto sapere quanto ti costa la transazione. È un piccolo gesto che può proteggerti da brutte sorprese e permetterti di goderti la vacanza senza preoccupazioni extra sul portafoglio, con trasparenza sui costi reali. Cosa sta succedendo?

Vacanza
Vacanza rovinata dal POS? (Canva Foto) – insolenzadir2d2.it

Come funziona

Quando usi la tua carta all’estero, come spiega quifinanza.it, la banca estera o l’operatore del POS comunica con la tua banca. Il pagamento viene trasformato nella valuta locale e poi riconvertito in euro, ma qui entra in gioco un tasso di cambio specifico e una commissione. Nel 2025, la maggior parte delle carte ti permette di pagare a livello internazionale, ma ci sono differenze tra banche tradizionali, online e fintech. Le carte di crediti hanno costi più alti, quelle di debito sono accettate ma meno flessibili, e le prepagate sono buone per brevi viaggi ma con limiti.

Devi fare attenzione alle commissioni sui pagamenti internazionali. Parliamo della percentuale per l’operazione in valuta straniera, che è la quota che la tua banca trattiene per la conversione, tra l’1% e il 3 percento. Poi c’è la commissione fissa per il prelievo contanti dal bancomat. Per le carte tradizionali è di 2-5 euro. L’operatore ti propone di pagare in euro. Così si aggiunge un costo extra, anche del 5-7%, che si traduce in 7 euro su un acquisto di 100 euro.