Agenzia delle Entrate, iniziati i controlli a raffica dei 730: li hanno sbagliati quasi tutti | Le multe ti fanno sentire male

Agenzia delle Entrate controlli (Canva foto) - insolenzadir2d2.it
Agenzia delle Entrate, partiti i controlli sul 730/2025: brutte notizie per molti italiani, quasi tutti sono sbagliati.
L’estate non è solo sinonimo di vacanze e spensieratezza. Per molti italiani coincide anche con scadenze fiscali e adempimenti che non lasciano tregua. Il modello 730 è diventato ormai un appuntamento annuale ineludibile, tanto che ogni anno milioni di contribuenti si ritrovano a fare i conti con cifre, detrazioni e rimborsi da gestire con estrema precisione.
Proprio nel periodo in cui si tirano le somme, cresce l’attenzione verso i controlli. Non si tratta solo di verificare eventuali errori di calcolo, ma di garantire che ogni dato inserito nella dichiarazione rispetti le regole. In un contesto in cui le informazioni fiscali sono sempre più dettagliate e incrociate, basta poco per far emergere difformità.
Chi compila il 730 sa bene quanto sia facile sbagliare: una detrazione dimenticata, un importo riportato male, un credito calcolato in maniera errata. Errori piccoli ma potenzialmente decisivi, capaci di bloccare un rimborso o generare una comunicazione inattesa dall’Agenzia delle Entrate. La prudenza, in questi casi, diventa l’arma migliore per evitare complicazioni.
Anche perché non tutti i controlli scattano nello stesso modo. Alcuni sono automatici, altri mirati, altri ancora dipendono da situazioni specifiche. E se da un lato c’è chi teme un accertamento improvviso, dall’altro c’è chi si domanda in quali circostanze possa realmente accadere.
Quando scattano davvero le verifiche
Secondo quanto riportato da Money, l’Agenzia delle Entrate ha già iniziato i controlli sul modello 730/2025. Non si tratta però di un’ondata indiscriminata: i controlli preventivi scattano solo in precisi casi. Ad esempio, quando dalla dichiarazione emerge un rimborso fiscale superiore ai 4.000 euro o quando ci sono evidenti incoerenze rispetto ai dati degli anni precedenti. In queste circostanze, il rimborso viene temporaneamente bloccato finché la situazione non viene chiarita.
Un altro tipo di controllo, invece, è quello automatico: avviene su tutte le dichiarazioni e confronta i dati inseriti dal contribuente con quelli già in possesso dell’Agenzia, come spese sanitarie o ristrutturazioni. Questo consente di correggere errori di calcolo o deduzioni inserite in misura non corretta.

I controlli più approfonditi sul 730
Accanto ai controlli automatici e preventivi, esistono quelli formali, che vengono effettuati a campione. In questo caso l’Agenzia può chiedere al contribuente di fornire la documentazione che giustifica quanto dichiarato, soprattutto in presenza di anomalie. Se i chiarimenti non convincono, può scattare una richiesta di versamento delle somme considerate non dovute.
C’è poi il controllo di merito, il più approfondito, che si concentra su possibili casi di evasione. Può avvenire con ispezioni, convocazioni o questionari mirati e interessa solo una piccola parte delle dichiarazioni. La novità di quest’anno è che, grazie allo Statuto del contribuente, l’Agenzia deve avviare un contraddittorio preventivo prima di adottare un provvedimento definitivo, lasciando così al cittadino 60 giorni per difendersi.