Agenzia delle Entrate, dal 4 settembre ti mandano 14 cartelle da 3.294€ in un colpo | Prima di andare in ferie controlla la PEC o sei rovinato

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Cartelle esattoriali Agenzia delle Entrate agosto (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it

Dalla quiete agostana alla tempesta fiscale: a settembre ripartono invii e notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Agosto è un periodo che, per milioni di italiani, rappresenta una tregua fiscale tanto attesa, un momento per respirare senza l’ansia di una notifica o di un versamento. La cosiddetta “sospensione estiva” non è una leggenda metropolitana: dal 1° al 31 agosto l’Agenzia delle Entrate interrompe l’invio di avvisi bonari, lettere di compliance e richieste documentali.

Molti non sanno che questa interruzione ha una scadenza molto precisa. Non riguarda tutti gli atti, e soprattutto non equivale a una cancellazione dei controlli: si tratta solo di una finestra temporanea, una sorta di “fermo amministrativo” che congela gli adempimenti per poche settimane.

Dal 5 settembre, quindi, le comunicazioni riprenderanno, ma già dal 4 le prime notifiche possono raggiungere i contribuenti. È un momento delicato, perché molti rientreranno dalle ferie con la testa ancora in vacanza, ignorando che nella casella PEC potrebbe essere già arrivato qualcosa.

In particolare, chi ha debiti sospesi, rate scadute o vecchie irregolarità rischia di ricevere comunicazioni multiple nello stesso giorno, con importi non trascurabili.

Cosa succede al rientro dalle ferie

Dal 1° settembre 2025, terminata la sospensione estiva, riprendono i controlli e le notifiche da parte dell’Agenzia delle Entrate. Ma è dal 4 che si entra nella fase operativa, quando potranno essere recapitati gli avvisi bonari, le lettere sospese o nuove cartelle legate a iscrizioni a ruolo. Secondo quanto riportato da Sky Tg24, la pausa feriale non blocca in modo definitivo le attività, ma ne rimanda l’esecuzione. Ciò significa che gli atti già pronti verranno trasmessi appena finito il blocco.

Questo meccanismo può generare un impatto improvviso: chi ha più pendenze aperte rischia di ricevere tutte le notifiche contemporaneamente. È uno scenario possibile, ad esempio, per chi non ha regolarizzato le comunicazioni ricevute nei mesi precedenti. Il problema si aggrava se non si accede alla propria PEC: gli avvisi si considerano notificati comunque, con la conseguente attivazione delle procedure di riscossione, anche coattive.

Cartelle esattoriali
Cartelle esattoriali (Canva foto) – www.insolenzadir2d2.it

Un ritorno traumatico tra multe, imposte e vecchie cartelle

Dal 4 settembre, aprire la PEC potrebbe trasformarsi in un vero incubo fiscale. Sono sempre di più i contribuenti che, dopo la pausa estiva, si trovano travolti da una sequenza di notifiche e cartelle esattoriali, spesso dimenticate o mai ricevute nei mesi precedenti. Si parla anche di 14 cartelle in un colpo solo, per importi complessivi che possono superare i 3.000 euro.

Tra gli importi che possono arrivare insieme nella casella PEC ci sono anche contributi INPS mai saldati, bolli auto dimenticati, multe da autovelox archiviate ma mai contestate, canoni RAI non pagati o addizionali locali sfuggite al calcolo. Alcuni cittadini si trovano davanti perfino a cartelle per vecchi redditi da locazione non dichiarati o contributi INAIL per collaboratori mai comunicati. Il rischio concreto è quello di dover affrontare somme rilevanti in blocco, con sanzioni e interessi accumulati nel tempo, senza la possibilità immediata di rateizzare. Un rientro dalle ferie che, da rilassante, può diventare finanziariamente devastante.