Furto auto, l’assicurazione non copre più | Attento a dove metti le chiavi se no paghi anche i danni
Furto auto assicurazione auto (Canva foto) - www.insolenzadir2d2.it
Anche un gesto banale come dove lasci le chiavi può farti perdere ogni diritto all’indennizzo in caso di furto.
Lasciare le chiavi della macchina su un mobile o in tasca non sembra un gesto pericoloso, soprattutto quando ci si trova in un ambiente ritenuto sicuro, come la propria stanza d’albergo. Eppure, un dettaglio così trascurabile può trasformarsi in un elemento determinante in caso di furto del veicolo. Molte persone non sanno che la collocazione delle chiavi può compromettere la validità dell’assicurazione, anche se la polizza contro il furto è regolarmente attiva.
Negli ultimi anni, si sono moltiplicati i casi in cui le compagnie assicurative hanno rifiutato di pagare l’indennizzo proprio a causa della cosiddetta “colpa grave” dell’assicurato. Questo concetto giuridico, spesso poco chiaro ai non addetti ai lavori, si riferisce a quei comportamenti talmente imprudenti da compromettere le tutele offerte dalla polizza. Basta una distrazione, e si rischia di perdere tutto.
Chi guida un’auto aziendale o in leasing è spesso meno attento alla sicurezza del veicolo, magari affidandosi con leggerezza alla copertura assicurativa. Tuttavia, le clausole dei contratti non lasciano spazio a interpretazioni: la responsabilità resta a carico di chi ha in uso l’auto, anche se solo temporaneamente o per ragioni di lavoro. Questo vale anche quando l’auto è sottratta in un contesto imprevisto, come durante la notte, in albergo.
Nel caso che ha attirato l’attenzione degli operatori del settore, l’episodio non è accaduto per strada o in un parcheggio incustodito, ma proprio in un luogo che si presume protetto.
Una sentenza che cambia le carte in tavola
Secondo quanto riportato da NT Plus Diritto, il Tribunale di Vicenza ha stabilito che il furto dell’auto in questione non comportava alcun obbligo di risarcimento da parte della compagnia assicurativa. Alla base della decisione, la presenza di una clausola che esclude la copertura in caso di colpa grave. E lasciare le chiavi in una stanza con la porta aperta lo è, secondo i giudici.
La sentenza n. 636/2020 afferma che si tratta di una «minima precauzione inderogabile». La compagnia non ha fatto altro che applicare le condizioni contrattuali, evidenziando come l’assicurato non possa delegare la responsabilità alla polizza, dimenticando il buon senso. Il rischio di furto rimane, ma senza le precauzioni minime, l’indennizzo può diventare un miraggio.

Quando una piccola disattenzione costa cara
La vicenda è iniziata con un furto notturno: i ladri sono entrati nella camera d’hotel, hanno preso i pantaloni dell’uomo con dentro chiavi e portafoglio, poi si sono diretti al parcheggio e hanno avviato l’auto senza alcun ostacolo. Secondo il giudice, questa dinamica dimostra che la perdita del veicolo è dipesa da una condotta imprudente dell’utilizzatore.
L’auto, seppur assicurata contro il furto, non sarà risarcita perché la responsabilità ricade sul collaboratore dell’azienda, che ha violato il principio di diligenza minima. Come spiega il tribunale, affidarsi alla polizza non significa ignorare le regole basilari di sicurezza. Basta davvero cambiare una sola abitudine: non lasciare mai le chiavi incustodite.
