UFFICIALE SCUOLE – Nuovo ordine: “Non aprirà i battenti e rimarrà chiusa a tempo indeterminato” | Genitori rischiano il lavoro

Scuola e disagi (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

Scuola e disagi (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it

La scuola chiude all’improvviso: studenti spaesati e genitori in difficoltà con lavoro e gestione familiare.

Negli ultimi tempi si respira un’aria un po’… tesa attorno al mondo scolastico. Le scuole non sono solo luoghi di studio, ma veri e propri specchi della società. E quando qualcosa fuori si agita, inevitabilmente, anche dentro le aule si muove qualcosa.

In certi casi, le decisioni prese dalle dirigenze scolastiche finiscono per avere un impatto che va ben oltre la semplice campanella. C’è chi parla, giustamente, di sicurezza e responsabilità. Altri invece si chiedono se la libertà di espressione venga davvero ascoltata.

Ultimamente, in diverse città, gli istituti sono diventati spazi di protesta. Alcuni decidono di prendere posizione, anche su temi lontani dai banchi, ma molto sentiti. E lì si crea una frizione: tra chi vuole manifestare e chi ha il dovere di garantire l’ordine.

Il problema vero, però, è che quando la scuola chiude all’improvviso, a rimetterci non sono solo gli studenti. I genitori si ritrovano a dover riorganizzare la giornata da un momento all’altro. Alcuni rischiano anche il posto, o comunque grosse grane sul lavoro.

Tensione in aumento

In fondo, una chiusura scolastica inaspettata è come un piccolo terremoto: ti costringe a cambiare tutto, anche quando non ne hai né il tempo né le energie. E non sempre queste decisioni vengono comunicate con chiarezza.

A volte basta un messaggio vago, una nota frettolosa, e subito si crea un clima di incertezza. Quando mancano spiegazioni concrete, iniziano le supposizioni, le tensioni aumentano e si fa fatica a capire cosa stia succedendo davvero. Anche solo per sapere: “Ma domani si va a scuola o no?”

Studenti (Depositphotos foto) - www.insolenzadir2d2.it
Studenti (Depositphotos foto) – www.insolenzadir2d2.it

Tra ordinanze improvvise e proteste silenziose

Succede così a Napoli, dove una scuola ha deciso di abbassare le serrande, e di farlo senza dire quando le riaprirà, come riporta latecnicadellascuola.it. Una scelta netta, comunicata con parole piuttosto forti: “Non aprirà i battenti e rimarrà chiusa a tempo indeterminato”, si legge nella nota ufficiale. La preside, a quanto pare, ha agito per ragioni di sicurezza. Pare che nei pressi dell’istituto si siano visti individui “non autorizzati”, con l’intenzione (apertamente dichiarata) di occupare la scuola. Un gesto giudicato pericoloso dalla dirigenza, che ha preferito anticipare gli eventi. Secondo quanto scritto nella nota, c’erano segnali di possibili rischi per l’incolumità degli alunni e del personale.

Ma gli studenti non ci stanno. “È un’ingiustizia”, dicono. Secondo loro, quegli “estranei” menzionati dalla preside sarebbero in realtà due ex alunni, coinvolti nella causa palestinese come gli attuali studenti. Nessuna minaccia, nessun intento violento. Anzi, avevano promesso che tutto si sarebbe svolto in modo civile, offrendo persino risarcimenti in caso di eventuali danni. Ma non è bastato. A quanto pare, la dirigente aveva provato a trattare, lì davanti ai cancelli, per trasformare l’occupazione in un’assemblea. Ma le parti non sono arrivate a un punto d’incontro, e la scuola è rimasta chiusa.